Qual è il mistero della sindrome dell’Avana

La Sindrome dell’Avana, emersa per la prima volta nel 2016 tra il personale dell’ambasciata americana a L’Avana, Cuba, ha colpito centinaia di diplomatici, ufficiali di intelligence e altri impiegati governativi statunitensi in tutto il mondo.

il mistero della sindrome de Avana

Questi individui hanno segnalato una serie di sintomi misteriosi e debilitanti, che vanno da forti mal di testa, problemi di equilibrio, disturbi cognitivi e del sonno, a percezioni acustiche insolite e nausea. Questi sintomi sono stati inizialmente associati a possibili attacchi con armi energetiche direzionali o dispositivi di raccolta di informazioni da parte di avversari stranieri, scatenando un’ondata di speculazioni e indagini.

Nonostante anni di ricerche approfondite, gli studi condotti dall’intelligence americana e da altre agenzie governative non hanno trovato prove convincenti che collegano questi episodi a una causa specifica o a un attacco intenzionale. Un’indagine della CIA, una delle più vaste e intensive nella storia dell’agenzia, ha concluso che non esistono prove di attacchi intenzionali con armi energetiche da parte di avversari stranieri. Anzi, la valutazione dell’intelligence ha smentito la teoria principale che legava la sindrome a tali attacchi, evidenziando come la maggior parte delle agenzie coinvolte ritenesse “molto improbabile” il coinvolgimento di un avversario straniero​​​​.

Approfondimenti medici e scientifici hanno altresì messo in dubbio le prime ipotesi che suggerivano lesioni cerebrali tra le persone colpite. Studi recenti del National Institutes of Health (NIH) non hanno trovato evidenze significative di lesioni cerebrali o degenerazione nei pazienti affetti dalla Sindrome dell’Avana, contraddicendo alcune scoperte preliminari che suggerivano il contrario. Gli esami con risonanza magnetica non hanno rilevato differenze significative in termini di volume cerebrale, struttura o materia bianca, segni tipici di infortuni o degenerazione, rispetto a lavoratori governativi sani con incarichi simili​​​​.

Di fronte a questi risultati, alcuni ricercatori hanno proposto che una percentuale di casi potrebbe essere associata a disturbi come la vertigine posturale-percettiva persistente (PPPD), legata a problemi dell’orecchio interno così come a forti stress, indicando una possibile risposta maladattiva piuttosto che un danno fisico diretto​​. La NIH e altre istituzioni continuano a sostenere che i sintomi riportati sono reali e hanno un impatto significativo sulla vita dei pazienti, sebbene la causa esatta rimanga sfuggente e possa variare da un caso all’altro​.

La complessità e la varietà dei sintomi, insieme alla mancanza di prove concrete su una causa univoca, hanno portato a una maggiore attenzione sulla necessità di approcci medici personalizzati per aiutare i pazienti a gestire e, si spera, a superare i loro sintomi. Mentre gli studi e le indagini continuano, la Sindrome dell’Avana rimane un mistero medico e di intelligence non completamente risolto, che solleva questioni importanti sulla sicurezza dei dipendenti governativi all’estero e sulla necessità di una maggiore comprensione delle condizioni di salute anomale​​​​.