I due tipi di barre filettate e i settori d’uso

Vanno bene viti e bulloni, ma solo fino a un certo punto. Quando ci si trova a dover fissare elementi di grandi dimensioni, oppure strutture che devono poter sorreggere grandi pesi e resistere a sforzi elevati, c’è bisogno di una marcia in più.

Proprio per questo sono state inventate le barre filettate: elementi di fissaggio più grandi e più lunghi che riescono a fissare saldamente non solo pareti di macchinari ed elementi in movimento, ma riescono persino a sorreggere il peso di interi edifici.

Nell’articolo di oggi scopriamo le barre filettate, quanti tipi ne esistono e come possono essere impiegate nei vari settori.

I due tipi di barre filettate e i settori di uso

Cosa sono le barre filettate

Le barre filettate sono lunghe aste metalliche con una sezione circolare che presentano una filettatura grazie alla quale possono essere avvitate all’interno di fori, spinte in un materiale, oppure usate come sostegno. Sebbene meno comuni delle viti e dei bulloni, le barre filettate sono discretamente diffuse e possono essere acquistate online su siti come RS, oppure nei negozi di materiali da costruzione.

Solitamente, vengono vendute in lunghezze che variano dal metro ai tre metri e possono essere realizzate in diversi materiali. Le barre filettate di alluminio, super leggere, sono più rare e usate in progetti specializzati, quelle di ottone sono resistenti alla corrosione e vengono spesso scelte per strutture che vengono installate all’esterno, mentre quelle in acciaio inossidabile sono in assoluto le più resistenti agli agenti chimici e atmosferici.

Questi elementi di fissaggio hanno due funzioni: nel settore edile e in quello delle costruzioni servono per fornire stabilità alle strutture dall’interno (ad esempio, quando inserite nei blocchi di cemento), oppure per unire due o più materiali diversi, solitamente legno e metallo. Nel secondo caso, alle estremità delle barre vengono avvitati dei dadi per fissarle.

Due tipi di barre filettate

In linea di massima, possiamo distinguere tra due modelli principali di barre filettate: quelle a filettatura intera e quelle a filettatura parziale. Questa distinzione, chiaramente, non tiene conto della grandezza della filettatura; quando è richiesta una tenuta particolarmente forte, infatti, si scelgono le barre a filettatura sottile.

Le barre a filettatura intera presentano una filettatura uniforme lungo tutta l’asta. Questo modello di barra si impiega spesso nelle situazioni in cui è richiesta una presa forte e una maggiore precisione come, ad esempio, nell’allineamento dei pannelli della carrozzeria delle automobili e in altre applicazioni in cui è richiesta resistenza all’allentamento. Le barre filettate di questo modello possono essere tagliate liberamente.

Al contrario delle precedenti, le barre parzialmente filettate presentano una filettatura solo in corrispondenza delle due estremità dell’asta. La parte centrale senza filettatura prende il nome di lunghezza dell’impugnatura e varia a seconda dell’applicazione. Queste barre non possono essere tagliate, ma sono disponibili in molte più lunghezze diverse, così da poter essere installate in motori, pompe, alternatori, ecc.

Settori d’uso

La barra a filettatura intera è la scelta ideale per situazioni che richiedono un elevato livello di forza di presa. Le barre parzialmente filettate, al contrario, sono più indicate in situazioni che richiedono un allineamento preciso e resistenza al taglio.

Le barre filettate sono un elemento di fissaggio molto versatile, utilizzato in una varietà di settori come quello elettrico, agricolo ed edilizio. Sono perfette per essere installate nelle fabbriche con ambienti corrosivi, nonché per la manutenzione degli impianti e altre zone con elevati livelli di umidità.

Inoltre, possiamo trovare queste barre usate in settori in cui è richiesto un design pulito, come l’idraulica o il settore delle costruzioni nel quale, per altro, vengono anche inserite all’interno dei blocchi di cemento per renderlo più stabile.