E se la Russia si ritirasse dal trattato sul Nucleare?

La Russia, membro effettivo del Trattato che vieta esperimenti nucleari stabilito nel 1996 dalle Nazioni Unite, potrebbe presto decidere di ritirarvisi, secondo quanto dichiarato da fonti ufficiali.

Questa mossa rischia di avvicinare ulteriormente il mondo al pericolo di un conflitto globale, soprattutto alla luce delle recenti tensioni in Israele.

E se la Russia si ritirasse dal trattato sul Nucleare
Foto@Pixabay

Da quando, nel 2022, Putin ha dato l’ordine di invadere l’Ucraina, la possibilità di una guerra nucleare è diventata un argomento di discussione ricorrente.

Nonostante non ci siano ancora state azioni effettive in questo senso, recenti dichiarazioni suggeriscono una possibile uscita della Russia dal trattato sui test nucleari.

Durante un recente intervento al Valdai Discussion Club, Putin ha parlato delle circostanze in cui la Russia potrebbe utilizzare armi nucleari.

Ha citato due scenari: in risposta a un attacco nucleare oppure in caso di minaccia esistenziale allo stato russo, anche se causata da armi convenzionali. Tuttavia, ha sottolineato che attualmente non vede motivi reali per cui qualcuno potrebbe minacciare seriamente la Russia con armi nucleari.

Nonostante queste parole, Vyacheslav Volodin, presidente della Duma di Stato, ha confermato che il Paese sta valutando la revoca della sua partecipazione al Trattato, permettendo potenzialmente test nucleari, anche se la Russia ha mantenuto una moratoria su tali test dal 1991.

Questo scenario diventa ancora più teso alla luce dei recenti sviluppi in Medio Oriente. Israele è attualmente in conflitto con Hamas a Gaza e sta cercando di contrastare Hezbollah in Siria. Ramzan Kadyrov, alleato di Putin, ha espresso la volontà di supportare Hamas, un gruppo che ha causato la morte di oltre 1.200 israeliani.