Soffrire di tallonite: causa, sintomi e cura

Tra gli sportivi è una patologia molto comune per le continue sollecitazioni ai piedi e per i traumi che questi possono subire nello svolgimento di determinate attività. È la tallonite, una condizione dolorosa del tallone, che può inficiare le prestazioni sportive così come, nei casi più seri, la vita di tutti i giorni.

Una condizione generalmente comune e che ha diverse cause, che spesso possono portare anche a delle alterazioni posturali del piede e non solo, costringendo chi ne soffre e a dover interagire con tutta tutta una serie di soggetti: dai medici specialistici ai soggetti che si concentrando sulla vendita di plantari anatomici in gel.

Soffrire di tallonite causa sintomi e cura

Ma perché viene la tallonite? Come si risolve? Sono solo alcuni dei punti che questo articolo cercherà di approfondire.

Perché viene la tallonite?

Tra le cause più comuni di tallonite ci sono, senza dubbio, la fascite plantare, lo sperone calcaneare, la spina calcaneare, l’infiammazione del tendine d’Achille e le borsiti. Meno comuni invece la rottura del tendine d’Achille, la sindrome di Haglund, la sindrome del tunnel tarsale o l’artrite reumatoide.

La tallonite può insorgere a seguito di allenamenti errati, sia per sforzi eccessivi sia per esercizi sbagliati, così come dall’utilizzo di un paio di scarpe non idoneo o usurato. Ci sono però anche altre cause: il sovrappeso e l’obesità, artrosi e patologie reumatiche, alterazioni posturali primarie o secondarie, calzature non idonee, malattie metaboliche come la gotta.

Esiste però anche un altro genere di tallonite, definita “infantile”. Come la parola suggerisce, questa si presente durante l’età dello sviluppo, presente tendenzialmente tra gli 8 e i 9 anni, oppure tra i 13 e i 14 anni. Se trascurata, nel corso degli anni può determinare una esostosi, ovvero un accrescimento osseo di forma benigna.

I punti di dolore con la tallonite

I punti di dolore avvertiti da un soggetto affetto da tallonite dipendono principalmente dalle cause. Indicativamente però è possibile affermare che questa infiammazione provoca dolore dietro al tallone, dolore sotto il tallone, formicolio e intorpidimento del piede.

Inizialmente questi sintomi possono presentarsi in forma lieve, ma se trascurati rischiano di assumere un carattere di tipo cronico. Il soggetto colpito da tallonite tende di solito a limitare il carico sul piede dolente, adattando la postura di conseguenza. A lungo andare, tale compensazione può causare problemi in altre strutture corporee, per esempio al bacino o alla colonna vertebrale.

 

La risoluzione del problema

La tallonite abitualmente si risolve nel giro di poche settimane. È fondamentale individuare le cause e affrontare il problema in modo tempestivo. Di fronte a talloniti comuni, il riposo e l’interruzione di qualsiasi attività fisica sono il primo rimedio da mettere in atto. Qualora la tallonite sia causata da una fascite plantare, si consigliano esercizi di stretching della fascia plantare o del tendine d’Achille.

All’occorrenza è importante l’utilizzo di un plantare su misura, insieme a quello di una calzatura adatta. Un’altra importante strategia di cura è rappresentata dalla terapia a onde d’urto. L’intervento chirurgico è riservato ai casi particolarmente seri.

E i tempi? La durata è variabile, e dipende dalla gravità della condizione. Le cause meno severe di tallonite si risolvono nel giro di pochi giorni o settimane; quelle più gravi potrebbero richiedere diversi mesi.

La tallonite può richiedere, come accennato, l’adozione di un plantare su misura. Allo stesso tempo è possibile ricorrere a calzature che abbiano un tacco comodo, tra i 3 e i 5 cm. Una terza possibilità è data dall’inserimento all’interno della scarpa, nella zona del tallone di una soletta.