Fibre, frutta e verdure contro il tumore del colon-retto

L’importanza delle fibre, frutta e verdure contro il tumore del colon-retto

C’è chi dice che il tumore sia la malattia tipica del benessere, dell’abbondanza. Chi lo sa, forse sì e forse no; tuttavia c’è una categoria di tumori che è sicuramente legata a un certo stile di vita, e particolarmente alla dieta. Stiamo parlando dei tumori alla mammella e al colon-retto.

In generale però è sempre importante rimarcare un fatto: il modus vivendi è importante in ogni caso per le malattie, quasi per tutte. Anche se non c’è una correlazione diretta fra il nostro stile di vita e determinati tipi di tumore, non c’è dubbio che se il corpo in generale sta bene, è in forma, pratichiamo attività fisica, mangiamo in maniera corretta, la possibilità di ammalarci è molto minore.

E se pure ci ammaliamo, con uno stile di vita corretto e con un peso forma invidiabile, abbiamo molte più possibilità di riprenderci prima di una persona in sovrappeso. Ecco che allora la prima regola per la salute, tumori compresi, diviene la prevenzione. Ma non solo in termini di analisi e di diagnostica, quanto anche in termini di comportamenti.

Se evitiamo di caricarci troppo col cibo, se la qualità di questo è buona, se siamo degli estimatori della dieta mediterranea, se pratichiamo sport o comunque attività fisica in maniera regolare, abbiamo fatto prevenzione nel senso più pieno e vero del termine. Vale a dire preveniamo molte malattie, molte patologie, ed evitiamo così di prendere medicine.

La qual cosa spesso è necessaria, anzi, indispensabile. Ma cerchiamo di prevenire, per l’appunto; e se adottiamo uno stile di vita corretto, tenderemo a guarire prima e con maggiore facilità. Oggigiorno molte patologie tumorali maligne si affrontano comunque molto meglio di una volta.

Fra chemioterapia, radioterapia, chirurgia e, ultimamente, anche immunoterapia, stiamo facendo passi da gigante nella cura del cancro. Ma perché non cercare di evitarlo ab origine, pensandoci un po’ prima di fare certe cose?

C’è ancora bisogno di dire che fumando viene il cancro ai polmoni? Sì, purtroppo. C’è ancora bisogno di dire che se mangiamo male e troppo aumenta la probabilità di cancro al colon-retto? Sì, purtroppo.

I dati più recenti nei tumori al colon-retto ci dicono, ad esempio, che nella Provincia di Bergamo tra il 2007 e il 2012 c’è stata un’incidenza dell’11,4% tra gli uomini, con 2.440 casi, e l’11,8% tra le donne con 2.082 casi. Nell’intera Regione Lombardia i casi sono circa 8.300 l’anno.

In una intervista al giornale “L’Eco di Bergamo”, il Professor Orlando Goretti, responsabile della Chirurgia Generale dell’Ospedale Polispecialistico di Bergamo, “Humanitas Gavazzeni”, ci parla di questo tipo di tumori in questi termini:

Nel nostro Paese, sono circa 51.300 i nuovi casi ogni anno del tumore del colon-retto, con un’incidenza che a livello nazionale si è progressivamente ridotta dopo l’introduzione degli screening. Il dato positivo è la progressiva diminuzione della mortalità: due pazienti su tre guariscono”.

Nella maggioranza dei casi il tumore – continua l’esperto – è preceduto dalla comparsa di un polipo benigno, che impiega anni per trasformarsi in tumore maligno. Ciò significa che c’è tempo per trattarlo. Il programma di screening del tumore al colon-retto è attivo in Italia per persone tra i 50 e i 70 anni di età, ogni 2 anni. Si tratta dell’esame di ricerca del sangue occulto nelle feci. Dobbiamo sfatare la credenza che non funzioni: i moderni test immuno-chimici hanno una buona sensibilità e specificità”.

Alla specifica domanda se la dieta influenzi lo sviluppo del cancro del colon-retto, il chirurgo ha detto: “Sì, la dieta influenza lo sviluppo del cancro al colon, ad eccezione delle forme genetiche. Una dieta ricca di carni rosse e insaccati, farine e zuccheri raffinati, il sovrappeso, il fumo e l’alcol favoriscono lo sviluppo di questo tipo di tumore mentre una dieta ricca in fibre, frutta, verdura e carboidrati non raffinati può ridurne il rischio”.

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