Come funzionano i recettori del gusto amaro

La percezione del gusto amaro è un meccanismo sofisticato che svolge un ruolo cruciale nella nostra capacità di navigare nell’ambiente alimentare, segnalando spesso la presenza di sostanze potenzialmente tossiche. Questa sensibilità al gusto amaro è mediata dai recettori gustativi, in particolare dai recettori TAS2R, che appartengono alla famiglia dei recettori accoppiati a proteine G (GPCR)​​.

Come funzionano i recettori del gusto amaro
Foto@Pixabay

I recettori del gusto, inclusi quelli per il gusto amaro, sono ubicati sulle cellule gustative, che si trovano all’interno delle papille gustative sulla lingua. Una singola papilla gustativa contiene da 50 a 100 cellule gustative, ognuna delle quali è capace di rilevare tutte e cinque le sensazioni gustative primarie: salato, aspro, dolce, amaro e umami. Questo contraddice l’idea, una volta diffusa, che diverse regioni della lingua siano responsabili della percezione di gusti specifici​​.

Il processo di percezione del gusto amaro inizia quando una sostanza amara si lega ai suoi recettori specifici sulle cellule gustative. Questi recettori sono proteine transmembrana che riconoscono e si legano alle molecole amare. Una volta che una molecola amara si lega a un recettore TAS2R, questa interazione scatena una serie di eventi cellulari che culminano nella generazione di potenziali d’azione, inviati poi al cervello, dove vengono interpretati come la sensazione del gusto amaro​​​​.

Le cellule gustative responsabili della rilevazione del gusto amaro sono di tipo II e esprimono recettori GPCR sulla loro superficie. Questi recettori sono sensibili a stimoli gustativi dolci, umami e amari. Il legame di sostanze con gusto amaro, come la quinina o il feniltiocarbammide (PTC), avviene proprio su questi recettori GPCR, che sono accoppiati a gustducina, una proteina G specifica. La cascata di segnalazione innescata è simile a quella per i gusti dolce e umami​​.

Gli esseri umani hanno geni che codificano per 25 diversi recettori del gusto amaro (T2R), e ogni cellula gustativa responsabile della percezione dell’amaro esprime un numero variabile (da 4 a 11) di questi geni. Questa diversità genetica contribuisce alla vasta gamma di sensibilità individuali verso i diversi composti amari​​.

La comprensione della percezione del gusto amaro non si limita solo alla curiosità scientifica o all’interesse culinario. Ha implicazioni significative per la salute, poiché influisce sulle nostre scelte alimentari e, di conseguenza, sulla nostra nutrizione e benessere.

La ricerca continua a esplorare come i recettori del gusto amaro possano influenzare non solo la nostra percezione degli alimenti ma anche la nostra salute in modi che vanno oltre la semplice evitazione di sostanze tossiche. Queste scoperte potrebbero aprire nuove vie per la modulazione delle preferenze alimentari e per il trattamento di disturbi legati all’alimentazione e al metabolismo.