Roma, calciatori rinunciano agli stipendi per pagare i dipendenti

Il mondo del calcio è fermo da settimane, come del resto la quasi totalità del mondo intero, costretto a cambiare le sue abitudini e la sua quotidianità per fronteggiare la pandemia di coronavirus.

Non si sa in Italia quando si potranno disputare nuove partite, anche se sarà certo che, per molti mesi, queste verranno disputate a porte chiuse, con gli spalti desolatamente vuoti.

Il calcio, però, come ben sappiamo dà vita ad un indotto milionario, con migliaia di persone che vi lavorano e questo stop rischia di far perdere tantissimi posti di lavoro, lasciando decine di famiglie senza sostentamento.

Roma calciatori rinunciano agli stipendi per pagare i dipendenti

Per fronteggiare questa ennesima emergenza sono tanti i calciatori, soprattutto delle squadre principali e quindi con guadagni ingenti, a decidere di rinunciare ai propri stipendi.

Gli ultimi, in ordine di tempo, sono i calciatore della Roma che hanno proposto alla società di rinunciare a quattro mensilità, quelle che vanno da marzo a giugno, con il risparmio di un terzo del totale del monte ingaggi. Se il campionato dovesse iniziare entro l’estate parte dei quattro stipendi sarà ricompensata sui bilanci dei prossimi anni.

I calciatori inoltre, a prescindere dal taglio salariale, si faranno carico di compensare la differenza retributiva per la parte del personale del club interessata dagli ammortizzatori sociali. 

I dirigenti rinunceranno ad una mensilità.

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