De Luca, stop alle 22 per la vendita di alcolici da asporto

Nel bel mezzo della quarantena, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ce l’aveva a morte coi runner: erano loro il suo bersaglio preferito, gli untori che pretendevano di poter correre, sebbene in solitaria, aggirando le norme che prevedevano invece l’uscita solo per assoluta necessità.

Ed ora che siamo alla fase due, De Luca, ormai diventato mattatore per i social, se la prende con la movida: perché giovani, ed anche meno giovani ad onor di cronaca, pensano a bere e a far festa la sera, invece di occuparsi di problemi seri?

Perché si concedono alcol e droga per strade e piazze rischiando assembramenti?

De Luca stop alle 22 per la vendita di alcolici da asporto

Eccolo allora correre ai rimedi con un nuovo decreto che prevede il divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, dopo le 22 da parte degli esercizi commerciali (compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati) e con distributori automatici; dalle 22 alle 6 divieto di consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, compresi parchi comunali e ville. Per bar, “baretti”, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi e esercizi di somministrazione ambulante di bibite resta consentita la facoltà di apertura a partire dalle 5 ed è disposto l’obbligo di chiusura entro l’1, con obbligo di somministrazione al banco o ai tavoli a partire dalle 22. Nessuna limitazione nell’orario di chiusura per ristoranti, pub e pizzerie.