I miti legati alla ketamina, il farmaco che ha ucciso Matthew Perry

L’attore Matthew Perry, noto per il suo ruolo in “Friends”, è tragicamente scomparso il 28 ottobre a seguito di una overdose accidentale di ketamina, come rivelato dall’autopsia. La ketamina, un anestetico dissociativo, è stata indicata come causa principale della sua morte.

I miti legati alla ketamina il farmaco che ha ucciso Matthew Perry
Foto@Policy Exchange, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

Perry stava seguendo una terapia di infusione di ketamina per trattare la depressione e l’ansia. Tuttavia, le concentrazioni di ketamina nel suo corpo al momento della morte erano superiori a quelle attese per il trattamento, dato che la sua emivita è inferiore a quattro ore. Nonostante fosse sobrio da 19 mesi, le indagini hanno rivelato che Perry potrebbe aver utilizzato ketamina a scopo ricreativo. L’autopsia ha notato che i livelli elevati di ketamina nel suo sistema avrebbero potuto causare una sovrastimolazione cardiovascolare e una depressione respiratoria, portando alla sua morte.

La ketamina è utilizzata sia in campo medico per l’induzione e il mantenimento dell’anestesia, sia come trattamento per la depressione e il dolore. È nota anche come droga ricreativa o “Special K” a causa dei suoi effetti dissociativi, che causano una disconnessione tra mente e corpo, e può avere effetti allucinatori e psichedelici di breve durata. Questi effetti spiegano il suo utilizzo nella cultura dei nightclub, delle feste e dei rave.

Nonostante le sue applicazioni terapeutiche, la ketamina può essere pericolosa se usata impropriamente, in particolare a causa dei suoi effetti sul sistema cardiovascolare e respiratorio. È importante notare che l’uso prolungato o ad alte dosi di ketamina può causare tossicità epatica e renale.

La morte di Perry ha lasciato un profondo impatto nel mondo dello spettacolo e tra i fan, portando alla luce la complessità dell’uso di farmaci come la ketamina, sia a scopo terapeutico che ricreativo. Il suo caso mette in evidenza l’importanza della comprensione e della cautela nell’uso di sostanze potenzialmente pericolose, nonché la necessità di un trattamento responsabile e controllato per chi soffre di disturbi mentali o dipendenze.

Per maggiori dettagli, si può consultare il rapporto completo dell’autopsia e le analisi sui miti legati alla ketamina nelle fonti citate: TheWrap​, The Daily Beast​​, India Today​, e Wikipedia​.