Giorgio Albertazzi è morto, il teatro piange il suo divo

Giorgio Albertazzi è morto, il teatro piange il suo ultimo divoGiorgio Albertazzi è morto. L’attore aveva 93 anni.

Uno dei più celebrati attori del teatro italiano ci ha lasciato. Con Giorgio Albertazzi se ne va l’ultimo vero “divo” del teatro.

Nato nel 1923, Albertazzi Giorgio Albertazzi non ha mai smesso di calcare il palcoscenico con una passione così assoluta e un’energia così intensa da travalicare il tempo materiale.

“Albertazzi non recita. Albertazzi fa l’arte del palcoscenico”, dichiarò in una memorabile intervista rilasciata a L’Espresso.

E così è stato: Giorgio Albertazzi ha fatto “l’arte del palcoscenico”. Ammaliatore, istrionico, sempre pronto a riversare il suo immenso talento in progetti artistici originali e dotti.

Attore, regista, autore, fotografo, scenografo, Giorgio Albertazzi è stato un uomo di spettacolo rubato all’architettura.

Infatti, Albertazzi era un architetto che non ha mai esercitato la professione perché da subito iniziò a recitare prima nei fotoromanzi e, successivamente, poi nei teatri, in televisione e al cinema.

“Il cinema mi annoia perché per me è un po’ troppo semplice”, ebbe a dire una volta Albertazzi. Non c’è da meravigliarsi dunque se il suo nome, pur avendo Albertazzi girato una trentina di film e lavorato molto in televisione in sceneggiati televisivi di successo negli anni sessanta, è legato quasi esclusivamente al teatro.

In molti hanno espresso cordoglio per la scomparsa di Giorgio Albertazzi.

Per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Con Giorgio Albertazzi scompare uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema italiano contemporaneo le sue interpretazioni dei grandi classici restano una pietra miliare nella storia dello spettacolo. Albertazzi, che ha dedicato al teatro l’intera esistenza, è stato punto di riferimento e maestro per generazioni di attori e registi”.

Anche il Premier Renzi dalla Biennale di Venezia fa sapere: “E’ mancato un grande italiano, artista classico e controcorrente”.