Napoli, corruzione elettorale: il Pd nel mirino della Procura

Napoli, corruzione elettorale: il Pd nel mirino della ProcuraLa Procura di Napoli si muove contro il Pd, corruzione elettorale

E’ stato aperto un fascicolo che ipotizza il reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.

In cambio di voti, a dei giovani sarebbero stati promessi stage nell’ambito di un progetto regionale chiamato “garanzia giovani”.

Indagata una candidata al Consiglio Comunale di Napoli, Anna Ulleto e una candidata a uno dei municipi cittadini, Rosaria Giugliano.

Sarebbero state eseguite perquisizioni presso le abitazioni dei candidati e presso alcune sedi del Pd.

Ora, con tutto il rispetto per la magistratura, bisogna dire tre o quattro cose.

Punto primo: vai a capire se il presunto corruttore, cioè l’elettore che chiedeva il favore, abbia realmente votato il corrotto, cioè il candidato.

Punto secondo: lo stage deve ancora avvenire e quindi nulla è stato dato in cambio, in termini, per l’appunto, di voto di scambio.

Punto terzo: adesso è di moda, per rafforzare un reato, affibbiargli pure l’associazione per delinquere, altrimenti non sembra abbastanza grave.
Infine, quattro: se si dovessero condannare un candidato e un cittadino che chiede lavoro ogni qualvolta c’è un’elezione, non basterebbero tutte le carceri europee e quelle Usa messe insieme per condannare gli infami reprobi autori di siffatte ignominiose intenzioni.

Roba da Fatto quotidiano e da magistratura, come ormai sempre più spesso avviene, protagonista. Purtroppo.