Stefano Cucchi, nuova assoluzione in Appello per i medici dell’ospedale

Stefano Cucchi, nuova assoluzione in Appello per i medici dell'ospedaleStefano Cucchi, nuova assoluzione in Appello per i medici dell’ospedale Pertini di Roma.

Ancora senza nomi e senza volto quelli che hanno ammazzato di botte Stefano Cucchi.

L’unico volto livido che abbiamo in mente, era il suo, pestato, rosso, viola, insieme a quel corpo con la schiena martoriata.

La Terza Corte di Assise di Appello di Roma ha deciso. I colpevoli non sono quelli indicati, non sono i medici.

Allora forse, visto che le indagini su un caso tanto eclatante dopo anni non hanno portato a nulla, si può avere ragione di pensare che si stia coprendo qualcuno.

Non è possibile tanta inettitudine nell’indagare; se gli assassini sono ancora a piede libero, una ragione ci sarà, ed è inquietante.

Tanto che la sorella, sfibrata, sfinita, devastata da sette anni di battaglie, si è sfogata così: “Ciao, Stefano. Tu eri già così. Lo sei sempre stato. Noi non ce ne siamo mai accorti, ma non abbiamo colpe perché in fin dei conti tu eri già così”.

“Eri già morto quando stavi con noi alla tua ultima festa di compleanno, eri già morto quando ti hanno visto il giorno prima del tuo arresto varcare la soglia del Comune”.

“Eri già morto quando ti hanno visto correre 4 ore prima del tuo arresto. Non se ne era accorto nessuno. Magari sei deperito e dimagrito dopo morto. Magari diranno così. Ma tu sei sempre stato morto”.