Ripartono le vendite dei prodotti Made in Italy dirette verso mercati extra UE: l’interscambio commerciale registra su base annua un aumento pari al 4,1%. Sono i dati pubblicati nell’ultima recensione dell’ISTAT, che evidenzia anche un aumento dell’export su base mensile, dovuto principalmente alle maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+7%), non durevoli (+3,4%) e intermedi (+3,3%).
I commenti degli analisti riportano il valore del saldo commerciale con i paesi extra UE relativo al mese di maggio, pari a 4473 milioni di euro. La recensione fa emergere gli aumenti delle esportazioni su base annua verso i principali partner extra europei: i paesi dell’OPEC (+28,8%), la Cina (+14,7%) e il Giappone (+14,7%).
I dati riportati nella recensione sembrano confermare le opinioni dei più importanti esperti di export, che collocano i paesi aderenti all’OPEC tra i principali partner commerciali dell’Italia. A riguardo Co.Mark – Tinexta Group, la nota azienda di consulenza per lo sviluppo del commercio estero, fa emergere il ruolo strategico svolto dagli Emirati Arabi Uniti: l’Italia è infatti l’8° partner commerciale degli EAU e il secondo tra gli stati dell’Unione Europea. All’interno degli Emirati Arabi Uniti, ribadisce Comark nei suoi commenti, sono presenti circa seicento imprese italiane, un dato che conferma quanto sia appetibile questo mercato per le aziende che intendono incrementare il proprio business all’estero.
Le opinioni dell’Istituto sottolineano lo stato del deficit energetico, pari a -4828 milioni, diminuito rispetto allo scorso anno e l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, che aumenta a 9300 milioni di euro. Le opinioni riportate nella recensione offrono una fotografia dello stato di salute delle aziende italiane, che sono riuscite a intercettare la domanda dei buyer d’oltreoceano. Stando alle opinioni degli esperti, infatti, gli incassi mensili extra UE delle nostre aziende sono cresciuti del 30% negli ultimi due anni.
La recensione sembra inoltre confermare i commenti di Comark sulle opportunità presenti in Cina, che si colloca al nono posto nella classifica delle più importanti destinazioni del Made in Italy. Lo sviluppo dell’economia cinese, che si stima possa crescere ad un ritmo del 5% nei prossimi anni, rende il Paese il partner straniero più importante di tutto il continente asiatico.
Le vendite all’estero dei prodotti Made in Italy verso i paesi extra UE riescono a superare le difficoltà riscontrate dalle aziende nei primi mesi dell’anno e registrano un aumento congiunturale che, al netto delle operazioni della cantieristica navale, potrà raggiungere il 5,2%.
I commenti dell’Istituto sullo stato delle importazioni mettono in luce i rapporti commerciali esistenti tra le aziende italiane e i principali buyer internazionali: si registra una crescita delle importazioni dalla Svizzera (+28,7%), dall’India (+13,2%), dagli Stati Uniti (+7,7%) e dalla Turchia (+4,6%).
È opinione diffusa tra gli esperti che i settori più dinamici dell’economia italiana, come ad esempio la filiera agroalimentare, potranno garantire anche nel futuro alti livelli di export. Secondo quanto evidenzia Comark nei commenti del suo blog, le imprese italiane che intendono incrementare le vendite all’estero dovranno intercettare le nuove tendenze di consumo e le tematiche sensibili ai consumatori internazionali, come ad esempio la sostenibilità ambientale, per cogliere le opportunità di business presenti nei mercati oltre confine.