Le barriere coralline sono molto più grandi di quanto credevamo

Le barriere coralline: giganti nascosti negli abissi

Le barriere coralline, spesso definite giardini sottomarini per la loro vibrante biodiversità, sono sempre state considerate formazioni di dimensioni relativamente contenute. Tuttavia, recenti scoperte scientifiche stanno ribaltando questa concezione, rivelando l’esistenza di barriere coralline di proporzioni colossali, ben più grandi di quanto si credesse in passato.

Le barriere coralline sono molto piu grandi di quanto credevamo
Foto@Pixabay

Un gigante sottomarino in Australia

La scoperta più eclatante è avvenuta nel 2022, quando un team di ricercatori australiani ha identificato una barriera corallina di oltre 1.500 chilometri al largo della costa occidentale dell’Australia. Situata a profondità tra i 40 e i 120 metri, questa struttura si estende per una superficie di circa 344.400 chilometri quadrati, equivalente all’incirca alla dimensione dell’Italia e della Grecia messe insieme. La sua esistenza era rimasta sconosciuta per decenni a causa della sua inaccessibilità e della scarsità di dati batimetrici ad alta risoluzione.

Non solo Australia: barriere coralline giganti in tutto il mondo

La scoperta in Australia non è un caso isolato. Negli ultimi anni, sono state identificate barriere coralline di dimensioni eccezionali in diverse zone del globo. Ad esempio, nel 2016, una mappatura dettagliata del fondale marino del Mar dei Caraibi ha rivelato la presenza di una barriera corallina di oltre 500 chilometri al largo delle coste del Belize. Analogamente, nel 2019, un team di ricercatori francesi ha identificato una barriera corallina di 800 chilometri nel Mar Mediterraneo, tra la Francia e l’Algeria.

Perché queste barriere coralline sono rimaste nascoste per così tanto tempo?

Le barriere coralline giganti si trovano generalmente in acque profonde, al di fuori della portata della luce solare. Questo rende difficile la loro osservazione con i metodi tradizionali di mappatura, come le immagini satellitari. Inoltre, la loro ubicazione remota e la profondità a cui si trovano le rende difficili da esplorare con mezzi convenzionali.

L’importanza di queste nuove scoperte

La scoperta di queste barriere coralline giganti ha importanti implicazioni per la nostra comprensione degli ecosistemi marini e per la loro conservazione.

  • Biodiversità: Le barriere coralline ospitano una vastissima gamma di specie marine, offrendo loro cibo, riparo e siti di riproduzione. Le barriere coralline giganti, con la loro vastità, amplificano questo ruolo, fornendo un habitat ancora più esteso e diversificato per la fauna marina.
  • Cambiamento climatico: Le barriere coralline sono considerate uno degli ecosistemi più vulnerabili al cambiamento climatico. L’aumento della temperatura e l’acidificazione degli oceani stanno causando lo sbiancamento e la morte delle barriere coralline in tutto il mondo. Le barriere coralline giganti, grazie alla loro profondità e alle loro dimensioni, potrebbero essere più resistenti a questi stress ambientali, offrendo un rifugio per le specie marine minacciate.
  • Pesca e turismo: Le barriere coralline forniscono importanti risorse per la pesca e il turismo. Le barriere coralline giganti potrebbero contribuire a sostenere queste attività economiche, offrendo nuove opportunità di pesca e di esplorazione subacquea.

Nuove sfide e nuove speranze

Le barriere coralline giganti, pur rappresentando una scoperta sensazionale, non sono esenti da minacce. L’inquinamento marino, la pesca eccessiva e l’estrazione di petrolio e gas dai fondali marini potrebbero danneggiare irreparabilmente questi ecosistemi ancora poco conosciuti.

La loro scoperta ci offre però una nuova speranza per la salvaguardia degli oceani. La vastità e la resilienza di queste barriere coralline giganti potrebbero rappresentare un baluardo contro le sfide del cambiamento climatico e un’opportunità per ripristinare la salute dei nostri mari.