Caso Regeni, l’Egitto ora vuole collaborare con l’Italia

Caso Regeni, l'Egitto ora vuole collaborare con l’Italia L’Egitto dice di voler collaborare con l’Italia sul caso Regeni.

“L’Egitto lavora con trasparenza e vuole collaborare a fondo con l’Italia: non abbiamo alcun interesse”.

Queste le parole del Ministro degli Esteri Sameh Shoukry, il quale ha poi aggiunto: “L’Italia è un partner importante, ciò che sta accadendo è un caso isolato. Non merita questa esagerazione, anche se è una realtà da affrontare”.

Un ulteriore cambio di rotta dopo i vari maldestri tentativi di dare una paternità, improbabile, agli assassini.

L’ultimo tentativo è stato quello di addossare la responsabilità delle torture e della morte di Regeni a cinque presunti criminali specializzati in rapimenti di persone provenienti dall’estero, che ovviamente poi sono stati ammazzati.

Altrettanto ovviamente non ci ha creduto nessuno, e adesso siamo punto e a capo. Chissà se le autorità egiziane hanno deciso di collaborare veramente.

Perché collaborare veramente vorrebbe dire mettere a nudo verità molto scomode per il regime egiziano stesso, verità di coperture e connivenze per un assassinio che assomiglia molto a quelli di Stato di italiana memoria.

E, guarda caso, sulla maggior parte di quegli assassini non è mai stata fatta chiarezza.

Intanto il premier Renzi, in un Tweet ha scritto che l’Italia non si accontenterà di nessuna verità di comodo, e ci si potrà fermare solo davanti alla verità, perché lo si deve alla famiglia e alla dignità di ciascuno.