Banche italiane, per Schaeuble si può intervenire

Banche italiane, per Schaeuble si può intervenire“Ci sono margini per intervenire sulle banche italiane, anche se resta aperta la questione degli aiuti di Stato”, queste le parole di Schaeuble a Bruxelles.

Il Ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble ha spiegato che la direttiva bancaria europea Brrd “consente misure preventive in certe condizioni per le banche solvibili”.

Ma questa può essere un’arma a doppio taglio giacché quando “questa clausola della Brrd è usata” e la commissione determina che c’è un rischio sistemico per il settore bancario “rimane comunque la questione degli aiuti di Stato”.

Perciò anche se i vertici della politica tedesca sarebbero d’accordo per un sostegno pubblico alle banche italiane in difficoltà, rimane aperta la “questione degli aiuti di Stato”.

Per il Cancelliere Angela Merkel una crisi in Italia derivante dalla necessità di ricapitalizzare alcune banche del Paese è del tutto improbabile.

Non a caso durante una conferenza stampa con il Primo Ministro irlandese Enda Kenny, la Merkel ha affermato che “Per quanto riguarda l’Italia ci sono colloqui intensi del governo italiano e con la Commissione Europea, i ministri delle Finanze stanno parlando oggi”.

“Sono molto convinta – ha aggiunto il Cancelliere – che le questioni che devono essere affrontate saranno risolte in modo buono. Non vedo sviluppi critici nel complesso”.

Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan dal canto suo ha dichiarato: “Sono molto fiducioso che raggiungeremo presto un accordo che sarà nel migliore interesse dell’Italia, dell’Europa nel quadro delle regole esistenti”.

Intanto il Vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis fa sapere che “La Commissione lavora costruttivamente con l’Italia in molti modi, ad esempio su come potenziali sfide nel settore bancario possano essere affrontate rispettando le regole europee e senza avere effetti negativi sugli investitori retail”.

In ogni caso per Dombrovskis è ancora “prematuro” discutere dell’impatto che eventuali aiuti alle banche possano avere sul debito pubblico italiano, “visto che non c’è alcuna richiesta ufficiale da parte delle autorità italiane”.