Caldo estremo e condizionatori, aumenta rischio legionellosi

Il caldo di queste ultime settimane e quello che si appresta nei prossimi giorni, certamente ci farà azionare i condizionatori, dispositivi che però sono veri e propri nidi di germi.

Caldo estremo e condizionatori aumenta rischio legionellosi

Inoltre lo shock termico caldo-freddo ha l’effetto di irritare le mucose respiratorie e può portare a infezioni respiratorie più o meno gravi.

Una malattia potenzialmente fatale

Tra le infezioni c’è la legionellosi. È un’infezione acuta del polmone causata da un batterio chiamato “legionella“.

Questa malattia prospera in acqua stagnante. La legionellosi viene trattata nella maggior parte dei casi con antibiotici, di solito somministrati in ospedale per 14-21 giorni.

Se non trattata, può rivelarsi fatale. È quindi imperativo limitare l’uso di apparecchi che funzionano con acqua stagnante, come nel caso della maggior parte dei condizionatori o delle vasche idromassaggio.

Adottare semplici accorgimenti per ridurre il calore

Anche le ventole possono essere controproducenti, come ha dimostrato uno studio australiano, poiché possono contribuire a un aumento dello stress termico. Se l’aria è secca, la ventola può seccare la pelle, irritare gli occhi e le vie nasali, nonché causare mal di testa e/o infiammazione dei seni.

Quindi, come ci si rinfresca durante un’ondata di caldo senza mettere a rischio la propria salute? Adottando gesti semplici ma efficaci: chiudere le persiane e tirare le tende per limitare l’immissione di calore nell’habitat, limitare l’uso di elettrodomestici durante il giorno e rivestire le finestre con pellicole anti-calore.