La quarantena prolungata ha minato la stabilità di ognuno di noi, e la paura del futuro attanaglia anche le persone più forti e stabili.
Ben più danni ha fatto con chi già viveva una situazione di disagio, con chi già temeva per se e per la propria famiglia.
Le testimonia una brutta storia che viene da Carpi, dove i corpi di un 37enne disabile e del padre di 69 anni sono stati ritrovati all’interno di una villetta di via Longhena a Carpi, in provincia di Modena.
Secondo le prime indiscrezioni, si tratterebbe di un omicidio-suicidio: sarebbe stato il padre a soffocare il figlio con un sacchetto di plastica in testa, prima di togliersi la vita.
Nessun segno di effrazione, la porta chiusa dall’interno, fatti questi che avvalorano la tesi dell’omicidio-suicidio.
È stata la moglie dell’uomo, rientrata a casa dopo aver fatto la spesa, a fare la terribile scoperta.
Il sindaco del paese ci ha tenuto comunque a sottolineare che la famiglia non è mai stata abbandonata, il ragazzo frequentava un centro diurno per disabili e nel corso della pandemia è stato più volte contattato dai servizi sociale, per verificare che non ci fossero problemi o difficoltà.