Cosa fare dopo il decreto di omologa?

Il decreto di omologazione è un provvedimento emesso dal Tribunale che rende efficace un accordo di separazione consensuale. L’accordo viene siglato tramite scrittura privata, grazie all’assistenza di un consulente legale.

Dopo il decreto di omologa, il tribunale trasmette il decreto alle autorità a cui spetta la verifica degli ulteriori requisiti previdenziali e la conseguente erogazione del trattamento. L’omologa rende inoppugnabile un’acquisizione probatoria, ma non decide sul merito della domanda.

Cosa fare dopo il decreto di omologa
Cosa fare dopo il decreto di omologa (Foto@Pixabay)

Cosa è possibile fare dopo il decreto di omologa

Dopo l’emissione del decreto di omologa, l’INPS deve verificare anche gli altri requisiti previsti dalla legge per l’attribuzione di un determinato beneficio (ad esempio il requisito reddituale).

L’omologazione dell’accordo raggiunto dai coniugi in sede di separazione consensuale consiste in un controllo sulla legalità e sulla compatibilità delle condizioni di separazione definite. L’omologa è l’atto formale emanato con decreto dal Tribunale quando, svolta l’udienza alla presenza anche dei creditori, accerti in maniera positiva la sussistenza dei requisiti di legittimità e la “fattibilità” dell’accordo del debitore e del piano del consumatore.

I vantaggi della separazione consensuale sono diversi. Innanzitutto le parti evitano laceranti conflitti giudiziali, che spesso si trascinano per lunghi anni, con indubbie ripercussioni sulla loro stessa qualità di vita. Inoltre, il principale vantaggio di una separazione consensuale è sicuramente dato dalla celerità del procedimento. Ci si separa consensualmente in tribunale in una sola udienza, sottoponendo al giudice un accordo già redatto dagli avvocati.

Nell’accordo tra le parti è possibile prevedere anche contenuti ulteriori rispetto ai punti previsti. Ad esempio, la divisione di beni mobili in comune, trasferimento di immobili, accollo di spese straordinarie ulteriori o di mutuo e impegni futuri. Inoltre il decreto del Tribunale che omologa le condizioni di separazione concordate dai coniugi costituisce titolo esecutivo: significa che se le prescrizioni in esso contenuto non vengono rispettate si potrà agire senza bisogno di una ulteriore pronuncia giurisdizionale al fine di farle rispettare.

In caso di mancato rispetto delle condizioni stabilite nell’accordo di separazione, l’ex coniuge che ne pretende l’applicazione può ricorrere al giudice civile competente per ottenere una sentenza di «esecuzione in forma specifica» dell’obbligo che era rimasto inadempiuto.

In sintesi, il decreto di omologa è un provvedimento emesso dal Tribunale che rende efficace un accordo siglato tramite scrittura privata. Dopo l’emissione del decreto, le autorità competenti devono verificare gli ulteriori requisiti previsti dalla legge per l’attribuzione dei benefici.