Come abbiamo avuto modo di definire più volte, il diabete è una alterazione metabolica che si verifica quando il glucosio nel sangue supera i livelli normali (iperglicemia) causando un deficit di insulina.
Con il termine “glicemia” si intende il glucosio circolante nel sangue; i valori normali oscillano tra i 70 e i 110 mg/dl. Un aumento di questi valori basali superiore ai 120 mg/dl, in tre controlli successivi, è indice di una patologia diabetica.
Esistono due forme diverse del disturbo: il diabete insulino-dipendente o di tipo I e quello non insulino-dipendente o di tipo II. Nel primo caso, siamo di fronte a un disturbo che interessa soggetti in giovane età i quali, colpiti in maniera improvvisa dal disturbo, manifestano emissione di abbondanti quantità di urina, sete esagerata, calo del peso, stanchezza.
Il diabete di II tipo invece si manifesta genericamente dopo i 40 anni d’età, specie in soggetti con problemi di sovrappeso. Il diabete non insulino-dipendente evolve lentamente e si associa a una resistenza da parte dei tessuti periferici all’azione dell’ormone.
Intorno a queste due tipologie di diabete c’è però spesso confusione e mala informazione, quando non addirittura fake news che finiscono per spopolare in rete e confondere le idee.
L’Associazione dei Medici Diabetologi, la Società Italiana di Diabetologia e la Società Italiana di Endocrinologia Pediatrica, insieme alle principali associazioni dei pazienti affetti da diabete, hanno quindi deciso di ribadire che l’unica terapia esistente per curare il diabete di tipo 1 è il trattamento con insulina.
È quindi fondamentale ricordare che non esiste alcuna dieta miracolosa o integratori che possano curare questa forma di diabete. I dietologi italiani ci tengono a sottolineare questa cosa, per far si che in tanti non incorrano in problematiche piuttosto gravi per la loro salute.
Diabete del tipo 1 non si può fare a meno dell’insulina
Le associazioni ci hanno tenuto a precisare che per un tornaconto economico potrebbero esserci delle persone che promettono delle cure tramite una dieta o a base di integratori dal costo non indifferente. Bisogna dunque stare in guardia ed essere consapevoli che l’unica terapia efficace ad oggi è quella medica che si concretizza nella somministrazione di insulina.
Sospenderla significa rischiare di andare incontro alla morte. «In un Paese dove sembra a volte imperare la disinformazione scientifica, anche in un campo vitale come quello delle scienze mediche, c’è chi, per evidenti interessi commerciali, può permettersi di promettere indisturbato di guarire le malattie più disparate grazie ad una dieta miracolosa corredata da integratori dal costo non irrilevante», è il duro messaggio vergato dagli specialisti, preoccupati dal dover intervenire per porre rimedio alle conseguenze più gravi di un consiglio talvolta fatale.
L’occasione è stata propizia anche per ricordare il diabete tipo 1 è una malattia autoimmune che porta alla distruzione delle cellule del pancreas produttrici di insulina. Non si sa cos’è che scateni il sistema immunitario contro le cellule beta pancreatiche. Di certo c’è una predisposizione legata ad alcuni geni particolari, ma non è stato individuato l’interruttore che fa scattare l’attacco.
Attualmente esistono una serie di sperimentazioni per comprendere meglio questa patologia e trovare, in future, nuove cure. Ma nel frattempo, l’unica terapia esistente per il diabete di tipo 1prevede la somministrazione di insulina.
Ricordiamo che il diabete di tipo 2, invece, è la forma di diabete più diffusa e prevenirlo è possibile, evitando le cattive abitudini legate all’alimentazione e alla sedentarietà che sono considerati fattori di rischio per questa patologia.