Epilessia, ieri si è celebrata la giornata Mondiale

50 milioni di pazienti in tutto il mondo e 500mila italiani che ne sono colpiti: questi gli incredibili numeri che riguardano l’epilessia, una malattia neurologica ancora troppo poco conosciuta e, al contrario, fin troppo sottovalutata.

Nella giornata di ieri si è celebrata  la giornata mondiale dell’epilessia ed in tutto il paese i monumenti si sono illuminati di viola, simbolo di lotta contro stigma e pregiudizi che ancora avvolgono questa malattia.

Ogni anno si diagnosticano 36 mila nuovi casi: 20-25 mila con crisi isolate e 12-18 mila con crisi sintomatiche acute. Di questi, sono 90 mila i bambini fino a 15 anni che ne soffrono e che hanno anche problemi dettati da stereotipi: anche per questo l’Oms annovera l’epilessia tra le malattie sociali.

Epilessia ieri celebrata la giornata Mondiale

Per fortuna, però, negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante.

“I progressi scientifici degli ultimi anni – ha dichiarato il Prof. Giancarlo Di Gennaro, Direttore UO Centro per la Chirurgia dell’Epilessia IRCCS NEUROMED, Pozzilli (IS) e Coordinatore Gruppo di Studio Epilessia  SIN – hanno fatto registrare numerose scoperte nel campo della genetica e delle scienze di base, con significativi passi avanti nella comprensione dei meccanismi molecolari che generano le crisi epilettiche, così come hanno portato a un ricco armamentario di farmaci antiepilettici efficaci, con meccanismi d’azione sempre più innovativi e in genere con migliore tollerabilità”.

Naturalmente, però, c’è ancora c’è molto da fare, incrementando sempre di più la ricerca scientifica e rafforzando le politiche socio sanitarie a favore dei pazienti per migliorare così l’accesso alle cure ed elevare sempre di più gli standard diagnostico-terapeutici.