L’esenzione IVA per gli enti del Terzo Settore è stata oggetto di un acceso dibattito negli ultimi mesi. La riforma, inizialmente prevista per il 1° gennaio 2023, è stata poi rinviata al 1° luglio 2024. Tuttavia, a seguito di numerose richieste di proroga da parte delle associazioni di categoria, il Governo ha recentemente annunciato un nuovo slittamento al 1° gennaio 2025.
Cosa cambia con la riforma?
La riforma introduce una distinzione tra due tipologie di attività:
- Attività esenti IVA: si tratta di attività svolte in maniera gratuita o a fronte di corrispettivi specifici (come quote associative, contributi, rette, donazioni).
- Attività imponibili IVA: si tratta di attività svolte in maniera concorrenziale con il mercato, come la vendita di beni o servizi.
Per le attività esenti, gli enti non commerciali non dovranno applicare l’IVA, ma non potranno neanche detrarre l’IVA sugli acquisti. Per le attività imponibili, invece, l’IVA dovrà essere applicata e sarà possibile detrarre l’IVA sugli acquisti.
Quali sono le novità per il 2024?
Oltre alla proroga al 1° gennaio 2025, la legge di Bilancio 2024 ha introdotto alcune novità per il Terzo Settore:
- Innalzamento della soglia per l’esenzione IVA: la soglia per l’esenzione IVA per le attività commerciali è stata innalzata da 40.000 euro a 65.000 euro.
- Introduzione del regime di “IVA di rivalsa”: per le attività commerciali con un volume d’affari superiore a 65.000 euro, gli enti non commerciali potranno applicare l’IVA di rivalsa, versandola all’Erario e rivalendola sui clienti.
- Nuove regole per la contabilità: gli enti non commerciali che svolgono attività imponibili IVA dovranno adeguare la propria contabilità alle nuove disposizioni.
Cosa fare per adeguarsi alla riforma?
Gli enti del Terzo Settore hanno tempo fino al 1° gennaio 2025 per adeguarsi alla nuova riforma IVA. Tuttavia, è consigliabile iniziare ad analizzare la propria situazione e ad adottare le misure necessarie per tempo.
Ecco alcuni consigli:
- Verificare se le proprie attività sono esenti o imponibili IVA.
- Adeguare la propria contabilità alle nuove disposizioni.
- Formazione del personale.
- Informazione ai soci e ai clienti.
Fonti affidabili:
- Sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: [URL non valido rimosso]
- Sito web dell’Agenzia delle Entrate: [URL non valido rimosso]
- Guida completa all’esenzione IVA per il Terzo Settore: [URL non valido rimosso]
Conclusioni
La riforma dell’esenzione IVA per il Terzo Settore è un tema complesso e articolato. È importante che gli enti del Terzo Settore si informino adeguatamente sulle nuove disposizioni e si adoperino per tempo per adeguarsi alla riforma.
Si raccomanda di consultare un commercialista o un altro professionista esperto per avere una valutazione specifica della propria situazione.