Abbiamo avuto modo più volte di parlare del cuneo fiscale che i cittadini italiani sono costretti a sobbarcarsi, che tra l’altro è tra i più alti di tutta Europa.
Tasse ed imposte che pesano enormemente, che condizionano consumi e risparmio, che sono difficili da pagare soprattutto in tempi di magra come questi.
Ma in questi giorni una buona notizia c’è: da ieri è entrato in vigore il taglio del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti.
Lo prevedeva un decreto legge del Governo varato a marzo, che a sua volta attuava una norma della legge di bilancio che ha stanziato 3 miliardi per il 2020 e 5 miliardi per il 2021 per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti.
Cosa vuol dire concretamente?
“Gli stipendi aumenteranno per 16 milioni di persone”, ha ricordato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Per 4 milioni e mezzo aumenteranno di 100-80 euro netti al mese che arriveranno in busta paga. Per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100. Un taglio significativo delle tasse di oltre 7 miliardi l’anno a regime”.
Per chi già beneficiava del bonus Renzi (tra 8mila e 24mila euro di reddito) l’importo passa dunque da 80 a 100 euro al mese, che andranno anche a chi ha redditi tra 24 e 28mila euro. A chi ha redditi tra 28mila e 40mila euro sarà riconosciuta una detrazione che cala fino ad azzerarsi dai 40mila euro in su.