Indi Gregory è una bambina di otto mesi affetta da una malattia mitocondriale, una condizione genetica che prosciuga l’energia. Nata a febbraio, la sua storia ha attirato l’attenzione internazionale a causa delle battaglie legali dei suoi genitori per mantenerla in vita con il supporto vitale.
La Situazione Legale e Medica
Indi è attualmente trattata al Queen’s Medical Centre di Nottingham, nel Regno Unito. I suoi genitori, Dean Gregory e Claire Staniforth, hanno continuamente combattuto per ribaltare più decisioni dei tribunali britannici per mantenere la figlia sotto supporto vitale. Tuttavia, la loro ultima appello è stato respinto dal giudice Mr Justice Peel, che ha concluso che non sarebbe stato nell’interesse migliore di Indi viaggiare all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma per ulteriori trattamenti.
Cittadinanza Italiana e Nuove Speranze
In seguito al rifiuto del tribunale britannico, il Consiglio dei Ministri italiano ha deciso di concedere la cittadinanza italiana a Indi. Questo atto ha complicato ulteriormente il caso, poiché permette alla famiglia di intraprendere nuovi procedimenti legali e solleva interrogativi sulle obbligazioni diplomatiche e internazionali del Regno Unito.
Il Dibattito sulla Cura Compassionevole
Il Centro Legale Cristiano, che supporta la famiglia, ha sostenuto che l’ospedale ha minacciato di rimuovere il trattamento di Indi, nonostante un Piano di Cura Compassionevole che stabilisce che i genitori dovrebbero essere “sostenuti nella decisione su dove la cura compassionevole dovrebbe essere erogata”. La famiglia rimane speranzosa che Indi possa viaggiare per un trattamento specialistico a Roma, finanziato dal governo italiano.
Ostacoli e Preoccupazioni
Simone Pillon, un avvocato italiano che rappresenta la famiglia, ha dichiarato: “Stiamo lavorando per rimuovere gli ultimi ostacoli per permettere a Indi di venire in Italia il prima possibile”. Ha espresso soddisfazione per il fatto che il governo italiano stia agendo nell’interesse della bambina e ha espresso la speranza che le autorità britanniche facciano lo stesso. Tuttavia, l’NHS Trust a Nottingham si è opposto ai piani di trasferire Indi in Italia, sostenendo che sta morendo e che il trattamento offerto a Roma non cambierebbe l’esito per lei e la sua famiglia.
Andrea Williams, CEO del Centro Legale Cristiano, ha sollevato preoccupazioni riguardo al fatto che un bambino possa essere trattenuto contro la volontà dei genitori quando è disponibile un trattamento alternativo. Ha sottolineato che trasferire Indi in Italia non comporterebbe costi per i contribuenti britannici o per l’NHS, sollevando domande su cosa stia effettivamente impedendo al Queen’s Medical Centre di permettere il trasferimento a Roma.
Conclusione
La situazione di Indi Gregory mette in luce la complessità delle decisioni mediche e legali in casi di gravi malattie e il delicato equilibrio tra l’autonomia dei genitori, le raccomandazioni mediche e le considerazioni etiche e legali internazionali. Il caso continua ad evolversi, con speranze e sfide che si intrecciano nella lotta per la vita di una bambina.