La felicità è questione di DNA

Antonio Capobianco

La felicità è questione di DNA: scoperti i geni La felicità è sol questione di DNA: isolati i geni che in qualche modo determinano un approccio positivo alla vita.

Un team di ricercatori coordinati da Meike Bartels e Philipp Koellinger dell’Università di Vrije di Amsterdam, è riuscito in un’impresa epica: isolare i geni della felicità.

Lo studio, pubblicato sulla titolata rivista Nature Genetics, spiega i geni della felicità entrano in funzione in massima parte nelle cellule del sistema nervoso centrale, nel pancreas e nelle ghiandole surrenali.

I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni dopo aver analizzato il genoma di circa 300 mila persone. I risultati di questa particolare analisi genetica hanno fatto ipotizzare che i responsabili della felicità siano proprio alcuni frammenti specifici del DNA.

In particolare il team è riuscito a individuare tre varianti di geni coinvolti nella positività e nel buonumore. Due di queste varianti sono legati alla depressione mentre undici punti del genoma hanno a che vedere con la nevrosi.

Spiega il professore Meike Bartels: “questo studio è allo stesso tempo un traguardo e un nuovo inizio: una pietra miliare perché siamo ormai certi che c’è un aspetto genetico della felicità e un nuovo inizio, perché le tre varianti che conosciamo sono solo una piccola frazione del DNA coinvolto. Ci aspettiamo che ci siano molti altri geni che hanno un ruolo nella sensazione di benessere delle persone”.

Next Post

Cannabis, la coltivazione anche per uso proprio è reato

La Corte Costituzionale ha stabilito che la coltivazione di cannabis anche per uso personale rimane un reato. Con la sentenza 109 del 2016 depositata il 20 maggio 2016 la Suprema Corte ha stabilito coltivare marijuana per uso personale non può essere equiparata alle condotte punite solo con sanzione amministrativa. Questa […]
Cannabis, la coltivazione anche per uso proprio è reato