La Groenlandia, l’isola più grande del mondo, sta emergendo dall’oceano in un fenomeno accelerato dai cambiamenti climatici globali. Questo sollevamento della terra, noto come “rebound isostatico”, è dovuto principalmente al rapido scioglimento della calotta glaciale che copre gran parte dell’isola, alleggerendo il peso sulla crosta terrestre sottostante.
Recenti ricerche condotte dal DTU Space hanno rivelato che il letto roccioso della Groenlandia si sta elevando fino a 20 cm negli ultimi dieci anni, con una stima di 2 metri per secolo se il trend attuale continua. Questo sollevamento è monitorato da una rete di 61 stazioni di misurazione GPS dislocate lungo le coste della Groenlandia, fornendo dati con precisione millimetrica. Questo fenomeno non solo indica cambiamenti locali rapidi, ma sta anche modificando la cartografia della Groenlandia, poiché nuove terre emergono dal mare, formando nuove piccole isole e scogliere.
La combinazione di due processi principali spiega il motivo per cui i livelli del mare attorno alla Groenlandia stanno diminuendo mentre il ghiaccio continua a sciogliersi. Il primo processo è il rimbalzo isostatico, che vede la terra risollevarsi lentamente man mano che il peso del ghiaccio viene rimosso. Il secondo è dovuto all’attrazione gravitazionale esercitata dalla grande calotta glaciale sul mare circostante; man mano che il ghiaccio si riduce, anche questa attrazione diminuisce, facendo abbassare il livello del mare attorno alle coste della Groenlandia. Questi effetti combinati prevedono un innalzamento delle coste della Groenlandia nel tempo.
Ulteriori studi hanno mostrato che la Groenlandia sta emergendo dal mare a un ritmo di 3 cm all’anno, un tasso che si sta accelerando. Se l’intera calotta glaciale dovesse scomparire, l’isola potrebbe innalzarsi di circa un chilometro. Queste osservazioni sono state rese possibili grazie a oltre 50 stazioni GPS dislocate sull’isola, che offrono una visione dettagliata dei cambiamenti nel tempo, non solo su base annuale ma anche stagionale. Durante i mesi più caldi, quando il ghiaccio si scioglie più rapidamente, l’elevazione accelera, mentre nei mesi freddi l’isola è coperta da così tanto ghiaccio da affondare nuovamente nel mare.
Queste scoperte non sono solo di interesse scientifico, ma hanno anche implicazioni pratiche per la pianificazione costiera in Groenlandia. Le aree costiere, che oggi consentono l’accesso ai porti, potrebbero non essere più accessibili in futuro, rendendo essenziale una pianificazione attenta per infrastrutture come i porti, che potrebbero diventare inutilizzabili in pochi decenni a causa dei cambiamenti nel livello del terreno e del mare.
In conclusione, il fenomeno di sollevamento della Groenlandia dall’oceano offre una prospettiva unica sui cambiamenti climatici e sui loro effetti complessi sul nostro pianeta. Mentre il mondo affronta la sfida dell’innalzamento dei livelli del mare, la Groenlandia sta vivendo un processo completamente diverso, sottolineando l’importanza di monitorare e comprendere questi cambiamenti per mitigare gli impatti futuri.