La Lombardia pensa di richiamare i medici in pensione

La situazione inerente ai contagi da Coronavirus è ancora molto delicata, soprattutto nelle regioni del nord da cui sono partiti i primi due focolai.

Anche questa settimana le scuole resteranno chiuse, per evitare ulteriori contagi, oltre ai tanti che si stanno già verificando in queste ore.

Per fortuna una buona parte presenza pochi sintomi e blandi, non necessitando di ospedalizzazione, ma per molti altri c’è necessità di ricovero e assistenza.

Ecco perché soprattutto in Lombardia la situazione negli ospedali si fa sempre più seria, e si sta pensando alle nuove misure da attuare.

Nello specifico, parlando ai microfoni di Tgcom24, l’assessore regionale alla Salute Giulio Gallera ha lanciato l’ipotesi di richiamare in servizio medici e infermieri in pensione. 

“Stiamo lavorando con il governo per inserire nel decreto la possibilità di assunzione di pensionati sia medici che di infermieri”, ha detto nel corso della conferenza stampa organizzata nella sede della Regione al termine della videoconferenza con il premier Conte.

La Lombardia pensa di richiamare i medici in pensione

Gallera ha affrontato il tema del personale sanitario e della necessità di affrontare una carenza di medici, soprattutto perché alcuni risultano positivi e devono dunque mettersi in quarantena.

“L’ospedale di Cremona è quello più sotto pressione assieme a quello di Lodi. Se riusciamo – ha aggiunto – ad avere solo alcuni ospedali in difficoltà, il sistema riesce a resistere”. Per questo, “è partito il reclutamento in alcuni presidi ospedalieri, servono alcune figure mediche specifiche, anche perché alcuni medici sono positivi e quindi vanno in quarantena. L’idea – ha proseguito – è quindi di fare un albo delle disponibilità di figure professionali da utilizzare di volta in volta”.