Marketing: quando la rivoluzione è nei servizi

Antonio Capobianco

I servizi digitali sono in crescita negli ultimi anni, come attestano le ricerche di settore, che parlano di un mercato che ha sfiorato i 9 miliardi di euro nel 2021, con un segnale di ripresa del 36 per cento, dopo una battuta d’arresto nel 2020 e una flessione del 52 per cento (dati provenienti dall’Osservatorio E-Commerce B2c).

La ripresa ha riguardato in particolar modo i trasporti e i viaggi nel periodo post-Covid, mentre altri tipi di servizi, legati all’e-learning e all’entertainment digitale, durante il periodo della pandemia hanno comunque mantenuto la loro vitalità, in quanto hanno risposto alle esigenze di un’utenza impossibilitata, causa lockdown e restrizioni forzate, ad accedere alla stessa tipologia di attività in loco.

La ripresa delle varie tipologie di servizi, come si è visto, ha riguardato anche la ristorazione e il food, nonché tutte quelle attività connesse per forza di cose alla mobilità territoriale, e ha visto imporsi nuove tendenze, come il carpooling e l’innovativo pay-per-use, corrispondenti anche a un’ottica di risparmio.

Marketing quando la rivoluzione nei servizi
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Le conferme: i servizi più usati del web nell’ultimo biennio

L’ultimo biennio ha fatto registrare una forte crescita del digitale, e ha portato l’utenza anche meno informatizzata a dover fare i conti con le nuove modalità di interazione e scambio della Rete. Il vero e proprio boom, tra il 2020 e il 2021, è da attribuirsi all’e-commerce, e dunque alla compravendita di prodotti, in crescita del 21 per cento in poco più di un anno. Sono stati però i servizi online la vera sorpresa, a partire da quelli di pubblica utilità, come ad esempio l’accesso alle piattaforme della pubblica amministrazione, tra cui lo SPID, usato da 20 milioni di utenti, anche per accedere ai benefici governativi quali bonus e incentivi statali. 

In aumento anche il ricorso a strumenti di pagamento digitale, come i digital wallet (ad esempio PayPal), in aumento del 20 per cento, con ottime prestazioni per il food delivery (un settore che ha raggiunto di 1,5 miliardi di valore) e la spesa a domicilio, nonché il ricorso alle farmacie online con consegna a domicilio (al +14 per cento, sempre nell’anno di riferimento).

A queste tipologie di attività si sono aggiunti i social network – dalla conferma Facebook alla “rivelazione” Tik Tok – peraltro sempre in piena salute – ma anche e soprattutto alcune tipologie di servizi di entertainment, che hanno continuato comunque ad essere molto utilizzati anche dopo il biennio in questione.                       

Prima di tutto le tv in streaming e on demand, che hanno visto un aumento di sottoscrizioni di abbonamenti pari a quasi 33 milioni, con il 45 per cento di iscritti anche su due piattaforme insieme. Il tutto grazie anche alle formule try-and-buy, ovvero delle prove gratuite, a tempo, della piattaforma, prima dell’acquisto di un determinato pacchetto.

Questo tipo di approccio appartiene anche al gioco legale a distanza, altra rivelazione del biennio 2021-2022. Il comparto dei casinò online autorizzati ADM ha infatti sorpassato il mercato retail, con una crescita dell’83 per cento sul 2020, grazie anche alla proposta dei concessionari, che hanno puntato su modalità tipiche della Rete, come ad esempio i casinò bonus di vari tipi. Si tratta di formule di marketing aziendale particolarmente apprezzate dai giocatori digitali, tanto che il comparto continua a registrare una crescita di spesa del 6 per cento anche in questo 2022, nonostante la riapertura delle sedi fisiche del gioco.

Il fenomeno delle videolezioni e dei video-tutorial, anche questo un trend in aumento, è in realtà molto variegato e multidisciplinare, e utilizzato riguarda sia per quanto riguarda lezioni informative e conoscitive (ad esempio le lingue, su tutte) che quelle connesse a mere esigenze di intrattenimento/interesse personale (make-up, fotografia, bricolage, etc.).

La ripresa dei servizi: le nuove tendenze

Con la ripresa dei servizi in loco e territoriali, si sono delineati nuovi trend, connessi anche a esigenze di risparmio, data la situazione di crisi economica e di inflazione generale, che ha reso l’utente attento al portafogli, senza dover rinunciare alle proprie principali attività quotidiane.

Uno di questi riguarda la cosiddetta formula del pay-per-use, una forma di noleggio a lungo termine: a fronte del pagamento di un canone mensile fisso, l’utente rinuncia alla proprietà sul bene, che può essere un’automobile oppure una casa di villeggiatura, e utilizzarla solo nei momenti di effettiva necessità, senza sostenere spese accessorie di manutenzione. Nell’ambito dei trasporti, invece, continua ad essere in voga il carpooling, di cui è esempio classico BlaBlaCar.   

Si tratta di una sorta di “autostop” economico ed ecologico, per mezzo del quale gli utenti che si incontrano in Rete si accordano, e, qualora intraprendano lo stesso percorso, decidono di viaggiare insieme per condividere le spese.

Si tratta di un modo divertente per risparmiare, nonché per ripartire i costi del carburante, che oltretutto, nei prossimi mesi sembrano destinati a crescere ulteriormente.

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