La timidezza è un’emozione comune, ma può manifestarsi in modi diversi in diversi individui. Una nuova ricerca, pubblicata su Child Development, ha esaminato le due facce della timidezza nei bambini: la timidezza introversa e la timidezza ansiosa.
La timidezza introversa si manifesta come una tendenza a trascorrere il tempo da soli o con pochi amici intimi, mentre la timidezza ansiosa si manifesta come un’emozione negativa associata all’interazione sociale. I bambini timidi introversi possono sentirsi a proprio agio in contesti sociali tranquilli, mentre i bambini timidi ansiosi possono evitare l’interazione sociale a causa della paura del giudizio degli altri.
La ricerca ha dimostrato che questi due tipi di timidezza sono associati a risultati differenti nel lungo termine. I bambini timidi introversi tendono ad avere un rendimento scolastico migliore rispetto ai loro coetanei più estroversi, poiché trascorrono più tempo a leggere e ad impegnarsi in attività solitarie. Tuttavia, i bambini timidi ansiosi tendono ad avere risultati scolastici peggiori, poiché la loro paura dell’interazione sociale può interferire con la partecipazione in classe e con lo sviluppo delle competenze sociali.
Gli autori della ricerca hanno suggerito che gli insegnanti e i genitori dovrebbero considerare queste differenze nella timidezza quando si valutano le prestazioni dei bambini. Inoltre, gli insegnanti potrebbero fornire maggiori opportunità di interazione sociale ai bambini timidi ansiosi, ad esempio attraverso attività di gruppo strutturate, per aiutare a sviluppare le loro competenze sociali e ridurre la loro ansia.
In generale, la ricerca sottolinea l’importanza di comprendere i diversi modi in cui la timidezza può manifestarsi nei bambini e di adottare strategie appropriate per aiutare i bambini a superare le difficoltà che possono derivare dalla loro timidezza.