Un pianeta extrasolare ha le nuvole di quarzo

Una recente ricerca, presentata su The Astrophysical Journal Letters, ha rivelato un’interessante scoperta riguardante WASP-17 b, un esopianeta situato a 1.324 anni luce dalla Terra.

Analizzando i dati raccolti dal telescopio James Webb, gli studiosi hanno individuato nanocristalli di quarzo nella sua atmosfera. Questo particolare esopianeta, con una massa simile a quella di Giove ma con dimensioni maggiori, orbita molto vicino alla sua stella e ha un clima estremamente caldo, portando a processi chimici unici.

Un pianeta extrasolare ha le nuvole di quarzo
Foto@Pixabay

Il team di ricerca, guidato dal dottor David Grant dell’Università di Bristol, non si aspettava una tale scoperta. Sebbene in precedenza fosse stato notato che l’atmosfera di WASP-17 b contenesse aerosol, la presenza specifica di quarzo era una sorpresa. Questo dettaglio è particolarmente notevole perché, di solito, gli esopianeti mostrano tracce di silicati diversi, come olivina o pirosseno.

Una peculiarità di questi cristalli di quarzo è la loro minuscola dimensione, di soli 10 nanometri. Per dare un’idea, un tipico cristallo di quarzo sulla Terra ha dimensioni molto maggiori, con esemplari che possono raggiungere diversi metri. L’estrema calura e le condizioni atmosferiche particolari di WASP-17 b consentono ai cristalli di formarsi direttamente dal gas.

Scoperto nel 2009, WASP-17 b ha la singolarità di avere un’orbita retrograda e presenta caratteristiche atmosferiche interessanti, come tracce d’acqua e sodio. Nonostante la scoperta del quarzo, la sua atmosfera è in gran parte composta da idrogeno ed elio, simile ad altri giganti gassosi. Poiché il pianeta mostra sempre la stessa faccia alla sua stella, le nuvole si vaporizzano sul lato esposto, ma ancora si indaga sulla dinamica e la quantità di quarzo in atmosfera.

La ricerca rientra in un progetto più vasto del telescopio James Webb, il programma DREAMS, che mira a esaminare diverse categorie di esopianeti, dalla Terra alle dimensioni di Giove.

La presenza di quarzo su WASP-17 b apre nuove domande sulla formazione e l’evoluzione delle atmosfere esoplanetarie, e gli scienziati sono entusiasti di scoprire cosa potranno rivelare in futuro queste particelle uniche.