Elezioni Roma, Berlusconi: fuori Bertolaso, dentro Marchini

Elezioni Roma, Berlusconi fuori Bertolaso, dentro MarchiniSilvio Berlusconi mischia le carte e, con la maestria di un abile prestigiatore, ritira la candidatura a sindaco di Roma di Guido Bertolaso e decide di appoggiare Alfio Marchini.

Bisogna dire che Silvio Berlusconi è davvero bravo a scatenare terremoti politici. E così accade che quando stamane il mazziere Silvio ha scoperto le carte annunciando il suo appoggio a Marchini, molti vecchi militanti del centrodestra sobbalzano dalle sedie.

“Noi non seguiamo Marchini. Non andiamo con i traditori, piuttosto appoggiamo la Meloni”. I traditori sarebbero Fini, Casini, Alfano, Lorenzin, Fitto, ossia gli sponsor di Marchini.

E così dopo tanti litigi, dissapori e improperi, ci voleva “lo splendido” Alfio a rappacificare il Cavaliere e i suoi vecchi (nuovi) compagni di viaggio.

Ovviamente sui social network i “traditori” si sono fatti venire i calli alle dita per scrivere post che osannano Silvio e la sua “scelta epocale” per un “nuovo inizio del centrodestra”.

“Con il dottor Guido Bertolaso – dice il leader di Forza Italia – abbiamo deciso di sostenere e fare nostra la candidatura dell’ingegner Alfio Marchini.

Non è una scelta nuova. Marchini era stato la nostra prima opzione, ed era caduta per i veti posti da un alleato della coalizione”.

E come se questo non bastasse, pare che anche Francesco Storace, candidato per La Destra, stia valutando la possibilità di ritirarsi per lasciare spazio a Marchini.

E Bertolaso? “In panchina per vittoria moderati”. Questo almeno è quello che ha dichiarato alla stampa. Una dichiarazione di rito che lascia il tempo che trova.

Infatti, dopo che l’ex responsabile della Protezione Civile ha tappezzato la città di Roma con i suoi manifesti, dopo che ha organizzato e avviato la campagna elettorale accarezzando il sogno di diventare il sindaco di Roma, il buon Guido Bertolaso non dovrà meravigliarsi se alle sue retoriche e improbabili parole difficilmente qualcuno riuscirà a credere.