18 gennaio 2022: Enorme asteroide si avvicina alla Terra

Un enorme asteroide si sta dirigendo verso il punto più vicino alla Terra il 18 gennaio.

Il Center for Near-Earth Object Studies dell’agenzia spaziale statunitense “NASA”, ha affermato che l’asteroide chiamato 7482 o (PC1 1994) è largo circa un chilometro, che è più grande dell’Empire State Building in America, e la sua velocità è di circa 47.000 miglia orarie, ed è stato scoperto nel 1994.

L’asteroide dovrebbe raggiungere la distanza più vicina dalla Terra, circa 1,2 milioni di miglia, martedì prossimo, verso le dieci di sera, UTC. Non sarà in grado di essere visto ad occhio nudo.

Questo sarà l’asteroide più vicino alla Terra dal 17 gennaio 1933, quando la NASA predisse di aver raggiunto una distanza di meno di 700.000 miglia dalla Terra.

L’agenzia non si aspetta che l’asteroide colpisca la Terra, ma ha detto che sarà il più vicino ad esso nei prossimi due secoli.

L’asteroide dovrebbe sorpassare nuovamente la Terra nel luglio di quest’anno, anche se ad una distanza maggiore. La prossima volta dovrebbe essere al 18 gennaio 2105, quando dovrebbe raggiungere una distanza di 1.445.804 miglia.

L’agenzia spaziale ha monitorato questo particolare asteroide sin dalla sua scoperta nell’agosto 1994 e lo ha classificato come un asteroide “Apollo“, il che significa che la sua orbita si interseca con l’orbita terrestre e ha assi leggermente più grandi.

È stato anche classificato come “pericoloso” perché può essere devastante per l’umanità.

Quanti asteroidi conosciamo?

Ci sono più di un milione di asteroidi conosciuti che volano vicino alla Terra, la maggior parte dei quali non è motivo di preoccupazione.

Mercoledì e giovedì di questa settimana, ad esempio, ci sono almeno cinque asteroidi che si sono avvicinati al nostro pianeta, di cui uno delle dimensioni di un autobus e tre delle dimensioni di una casa.

Tuttavia, ci sono circa 25.000 asteroidi vicini alla Terra larghi almeno 500 piedi che potrebbero essere “devastanti” se colpissero la Terra, secondo Nancy Chabot, capo scienziata planetaria presso il laboratorio di fisica applicata della Johns Hopkins University.

Lo scorso novembre, la navicella spaziale Dart della NASA è partita per una missione svolta dall’Aeronautica e dall’Amministrazione spaziale statunitense per testare il primo sistema di difesa al mondo volto a cambiare il corso di qualsiasi asteroide sulla strada per una collisione potenzialmente devastante con la Terra.