Non solo problemi di memoria: la demenza può manifestarsi con sintomi visivi, spesso sottovalutati, che possono diventare pericolosi soprattutto alla guida. Uno studio internazionale lancia l’allarme su una condizione poco conosciuta, ma strettamente legata all’Alzheimer.

Cos’è la PCA e perché è legata al morbo di Alzheimer
L’Alzheimer è la forma di demenza più diffusa a livello globale. Mentre solitamente viene associato alla perdita di memoria e alla confusione mentale, esiste un sintomo iniziale che passa spesso inosservato: si chiama atrofia corticale posteriore (PCA).
Questa condizione neurologica compromette la vista e rende difficile riconoscere oggetti, valutare le distanze e percepire correttamente lo spazio circostante. Tutti fattori fondamentali quando ci si trova al volante di un’auto.
Secondo quanto riportato da 24vita.de, circa una persona su dieci con Alzheimer presenta anche sintomi di PCA. Il problema è che questi segnali visivi possono comparire molto prima dei disturbi cognitivi tipici della demenza, rendendo più difficile riconoscere la malattia nelle fasi iniziali.
Studio internazionale: la PCA è legata all’Alzheimer nel 94% dei casi
Uno studio condotto dall’Università della California di San Francisco (UCSF) e pubblicato sulla rivista The Lancet Neurology ha esaminato i dati di oltre 1.000 pazienti da 16 Paesi diversi. Il risultato? Nel 94% dei casi, la PCA è collegata al morbo di Alzheimer.
Tuttavia, il tempo medio per ottenere una diagnosi di PCA è di circa quattro anni, poiché i sintomi visivi vengono spesso attribuiti a semplici problemi di vista. Non di rado, i pazienti si rivolgono prima a ottici o oculisti, che potrebbero non riconoscere il legame con la patologia neurodegenerativa.
Chi è più a rischio? E perché è pericoloso alla guida
La PCA tende a manifestarsi intorno ai 59 anni, un’età relativamente giovane per l’Alzheimer. Inoltre, le donne sembrano essere colpite più frequentemente, secondo i ricercatori.
Quando questi problemi visivi si manifestano durante la guida, il rischio per sé stessi e per gli altri aumenta. Valutare male una distanza, non riconoscere un segnale o reagire con ritardo a una situazione di pericolo può avere conseguenze gravi.
Diagnosi precoce e test per la sicurezza alla guida
La diagnosi tempestiva della PCA è essenziale per adottare misure di sicurezza e migliorare la qualità della vita. In Germania, l’iniziativa Alzheimer consiglia di sottoporsi a un test di guida su strada, da eseguire con un istruttore qualificato. L’ADAC, ad esempio, offre corsi e controlli sull’idoneità alla guida dedicati agli automobilisti senior.
Inoltre, è consigliabile una visita medica regolare, durante la quale il medico deve valutare l’idoneità del paziente alla guida, specialmente nei casi in cui la demenza progredisce. Se i familiari hanno dubbi, si suggerisce una semplice domanda guida: “Farei salire mio figlio in macchina con questa persona?”
Altri segnali precoci della demenza da non sottovalutare
Oltre ai disturbi visivi, ci sono altri segnali che potrebbero indicare l’insorgere della demenza:
- Perdita della memoria a breve termine
- Difficoltà nel trovare le parole
- Problemi a completare attività quotidiane
- Disturbi del sonno (che possono comparire anni prima della diagnosi)
Prevenzione: stile di vita sano e attenzione ai fattori di rischio
Agire in anticipo è fondamentale. Alcuni fattori di rischio per l’Alzheimer — come ipertensione, diabete e perdita dell’udito — possono essere gestiti con interventi medici e abitudini salutari.
Studi scientifici indicano che uno stile di vita sano può ridurre il rischio di demenza fino al 30%. Tra le abitudini raccomandate:
- Alimentazione ricca di vegetali e nutrienti antiossidanti
- Esercizio fisico regolare
- Sonno di qualità e in quantità adeguata
Conclusione
I disturbi visivi alla guida possono essere un campanello d’allarme per condizioni più gravi come la demenza. Riconoscere precocemente i sintomi, effettuare controlli mirati e adottare uno stile di vita sano può fare una grande differenza nella prevenzione dell’Alzheimer.