Aperto il secondo specchio del James Webb Telescope

Antonio Capobianco

Il James Webb Telescope ha posizionato con successo il secondo specchio.

È un altro giorno memorabile“, ha affermato il project manager di Webb, Bill Ochs, congratulandosi con il team.

Il secondo o specchio secondario, è montato su un treppiede composto da tre supporti leggeri e pieghevoli, ciascuno lungo più di sette metri.

Quando la luce dell’universo lontano colpisce gli iconici 18 specchi dorati (che costituiscono lo specchio primario), rimbalza sullo specchio secondario più piccolo, rotondo.

Quindi il secondo specchio riflette la luce raccolta dallo specchio principale negli strumenti scientifici di bordo del James Webb.

Il treppiede, su cui poggia lo specchio secondario, è stato spostato e installato nella sua posizione operativa. In effetti, James Webb ha ‘ruotato’ il suo ‘braccio’ in avanti per portare lo specchio secondario proprio di fronte allo specchio primario.

Lo specchio secondario è una delle parti più importanti del telescopio ed essenziale per il successo della missione.

Dall’inizio, dopo circa un’ora e mezza lo specchio era in posizione. Il treppiede è stato poi bloccato venti minuti dopo. Alla fine gli ingegneri hanno confermato che il treppiede era completamente fissato e bloccato in posizione.

James Webb Telescope inizia a somigliare sempre di più ad un vero telescopio.

Il telescopio è stato piegato origami durante il lancio per adattarsi all’interno di un razzo Ariane-5. E ora, mentre vola attraverso il vasto universo, dispiega con successo sempre più parti.

È davvero incredibile”, afferma Ochs. “Attualmente siamo a più di 965.000 chilometri dalla Terra. E finalmente abbiamo un vero telescopio».

Il James Webb Telescope però, non è ancora completo ci sono ancora alcune parti importanti da preparare. L’elemento successivo è il radiatore (ADIR), che si trova nella parte posteriore del telescopio.

Il compito di questo radiatore è di allontanare il calore dagli strumenti e dagli specchietti. Tra l’altro, il telescopio deve essere tenuto freddo in questo modo, altrimenti il James Webb non sarà in grado di osservare la luce infrarossa da oggetti deboli e distanti.

Per rilevare quei segnali deboli, il telescopio stesso deve essere estremamente freddo.

Ecco perché è stato prodotto uno schermo solare a 5 strati, delle dimensioni di un campo da tennis. Questo scudo proteggerà il telescopio dalla luce e dalle fonti di calore esterne (come il sole, la terra e la luna) e dal calore irradiato dall’osservatorio stesso.

fonte@Scientas / Foto@Wikimedia

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