Eni multata dall’Antitrust per pubblicità ingannevole

Sempre più persone sono attente, per fortuna aggiungiamo noi, all’ecosistema e ai danni che ognuno di noi può apportarvi, scegliendo un prodotto piuttosto che un altro.

Proprio per questo, mai come in questo periodo, bisogna tenere bene aperti gli occhi sulle pubblicità, perché già in molti casi prodotti e servizi venduti come ad impatto zero in realtà non lo sono.

A vigilare e a tutelare i consumatori ci pensa però l’Antitrust, che nelle scorse ore ha comminato ad Eni una pesante sanzione.

Nello specifico, ENI è stata multata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per la cifra di 5 milioni di euro per pubblicità ingannevole nell’ambito dei suoi spot del carburante ENI diesel+.

Eni multata Antitrust per pubblicita ingannevole

L’azienda è stata multata per la diffusione di messaggi pubblicitari ingannevoli, “attribuendo al prodotto nel suo complesso vanti ambientali che non sono risultati fondati”. E’ quanto si legge in una nota dell’Antitrust.

Il prodotto in questione si chiama «Eni Diesel+». Secondo gli spot assicurerebbe «fino al 40%» di riduzione delle emissioni gassose e in media del 5% di anidride carbonica, oltre a una riduzione dei consumi «fino al 4%», aggiungendo frasi come «green/componente green», «rinnovabile» e «aiuta l’ambiente».

Questo perché tale carburante è ottenuto miscelando un 85% di gasolio minerale (il cosiddetto petrodiesel) e un 15% di gasolio di origine vegetale, un biodiesel chiamato da Eni, appunto, «green diesel».

Secondo l’Antitrust la qualificazione del prodotto finale come «green» viene utilizzata «in maniera suggestiva» per «evocare il minore o ridotto impatto ambientale del prodotti».

Nel corso del procedimento, precisa comunque l’Autorità, la società Eni ha avviato l’interruzione della suddetta campagna stampa e si è impegnata a non utilizzare più, con riferimento a carburanti per autotrazione, la parola “green”.