Gli Stati Uniti e la guerra dei chip contro la Cina

Huawei è balzata agli onori delle cronache con l’introduzione dei suoi telefoni Mate 60, soprattutto grazie al chip Kirin 9000 che li alimenta.

Gli Stati Uniti e la guerra dei chip contro la Cina
Foto@Pixabay

A dispetto delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti, Huawei ha equipaggiato la sua ultima serie Mate con chipset 5G fabbricati in Cina, suscitando numerose perplessità.

Esaminando i dispositivi, sono stati scoperti ulteriori componenti a cui, teoricamente, la compagnia non avrebbe dovuto avere accesso a causa delle sanzioni in vigore, tra cui la RAM prodotta da SK Hynix.

Recentemente, un articolo di Reuters ha riportato che il governo Biden potrebbe introdurre nuove misure restrittive per impedire l’esportazione di certi tipi di chip verso la Cina che prima non erano sottoposti a restrizioni.

Secondo fonti anonime citate nell’articolo, i chip dedicati all’intelligenza artificiale potrebbero essere al centro di queste nuove restrizioni.

La nuova normativa prevederebbe che gli Stati Uniti mettano al bando l’esportazione di chip AI in base a specifiche caratteristiche tecniche.

Anche se i chip utilizzati in elettronica di consumo dovrebbero rimanere esclusi dalle nuove restrizioni, le aziende semiconduttrici statunitensi saranno obbligate a notificare al Dipartimento del Commercio USA ogni volta che intendono spedire i loro dispositivi più avanzati a società con sede in Cina.

L’autorità, in seguito, valuterà ogni singola operazione per determinare se rappresenti o meno un rischio per la sicurezza nazionale.

Inoltre, si sta considerando l’introduzione di un “criterio di prestazione” specifico per le esportazioni di chip, allo scopo di precludere eventuali vie di fuga sulle vendite di chip alla Cina.