In Francia il Senato ha votato il disegno di legge, che rende obbligatoria la vaccinazione per alcuni gruppi professionali e amplia la portata della nuova licenza sanitaria per il coronavirus, apportando alcune modifiche.
Sebbene la bozza di testo approvata al Senato mantenga l’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 per i dipendenti di ospedali e case di cura, restringe l’ambito dell’applicazione ampliata della licenza sanitaria precedente.
Nella bozza approvata dall’Assemblea Nazionale, la domanda di licenza, che richiede di documentare il vaccino Covid-19 all’ingresso di determinati eventi e luoghi, mostrando un risultato negativo del test PCR nelle ultime 48 ore o dimostrando che la malattia è stata curata negli ultimi 6 mesi, oltre ad eventi di grande partecipazione come concerti, è stato reso obbligatorio anche in bar, ristoranti, trasporti pubblici, locali al coperto con capienza superiore a 50 persone e parchi divertimento.
Il Senato, invece, ha aggiunto al disegno di legge di esentare i minori di 18 anni dall’applicazione della licenza Covid-19, di non richiederla nelle parti scoperte di centri commerciali e ristoranti, e ha anche legato l’emanazione del l’allargamento della domanda di licenza al riemergere dello stato di emergenza in campo sanitario.
Aggiungendo al disegno di legge una clausola che consente di vaccinare i giovani di 16-17 anni senza il consenso delle loro famiglie, il Senato ha anche chiesto che l’applicazione della licenza Covid-19 negli spazi pubblici sia posticipata dal 30 agosto al 15 settembre, e che il limite di applicazione è calcolato in base al numero di persone nella sede, non alla capacità.
In parlamento senatori e deputati cercheranno di concordare un testo comune nella commissione mista formata oggi.
Il controverso disegno di legge, descritto come una “dittatura sanitaria”, è stato protestato ieri in manifestazioni a cui hanno partecipato più di 160.000 persone, secondo i dati ufficiali, in tutta la Francia.