Il Dominio dei Giganti Tecnologici su Internet: Rischi e Implicazioni per la Democrazia

Antonio Capobianco

Negli ultimi anni, il controllo di Internet da parte dei giganti tecnologici è diventato una preoccupazione crescente, con implicazioni significative per la democrazia, la libertà di espressione e la concorrenza economica.

Il Dominio dei Giganti Tecnologici su Internet Rischi e Implicazioni per la Democrazia

Martin Andree, esperto di media, mette in luce come, in pochi anni, piattaforme digitali statunitensi come Amazon, Google e Facebook hanno assunto il controllo di Internet, stabilendo monopoli impenetrabili e manipolando il traffico web e i ricavi per trarre profitti sostanziali. Andree descrive questo fenomeno come un “acquisizione ostile” di Internet, sfruttando le lacune normative e inducendo in errore le istituzioni statali​​.

La concentrazione dell’attività online in pochi siti web è un’altra preoccupazione. La ricerca di Andree mostra che la maggior parte del traffico Internet è concentrata in pochi siti web, che rappresentano il 70% del traffico, mentre il resto dello spazio digitale somiglia a un “vasto cimitero”​​. Inoltre, la publicità tende a concentrarsi dove si trovano il pubblico e gli acquirenti, portando a un’ulteriore concentrazione di ricchezza e potere nelle mani dei giganti della tecnologia. Questo ha permesso loro di acquisire concorrenti e ampliare ulteriormente il loro dominio​​.

I giganti della tecnologia influenzano anche l’economia, con sempre più vendite e transazioni che avvengono sulle loro piattaforme. Andree sottolinea che la conoscenza delle preferenze dei clienti, derivante dai dati utente, può essere sfruttata per produrre prodotti personalizzati, scavalcando i produttori tradizionali, come nel caso di Amazon con la sua linea di prodotti “Amazon Basics”​​.

Al di là di queste preoccupazioni economiche, la crescente concentrazione del potere nelle mani delle corporazioni Internet presenta rischi inequivocabili per la democrazia e l’economia. Tuttavia, Andree rimane ottimista sul fatto che la concentrazione di potere delle corporazioni Internet possa essere smantellata e propone un piano basato su 15 principi fondamentali per “liberare Internet”, includendo l’applicazione di standard aperti e la concessione ai fornitori di contenuti della libertà di collegarsi direttamente ai loro siti web​​​​.

Parallelamente, un rapporto di Freedom House evidenzia come la libertà su Internet sia ai minimi storici, con un numero record di paesi che bloccano siti web per motivi politici, sociali e religiosi e arrestano persone per espressioni online. Il rapporto sottolinea anche l’uso crescente dell’IA generativa da parte dei governi per manipolare le conversazioni e censurare automaticamente i contenuti online​​.

Per affrontare queste sfide, si raccomanda una maggiore trasparenza intorno ai modelli di IA, una maggiore cautela nell’uso dell’IA per la scansione e il filtro dei contenuti e lo sviluppo di modi migliori per etichettare i contenuti generati dall’IA, specialmente in relazione alle elezioni​​​​​​.

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