Reati per cui è previsto l’arresto obbligatorio

In Italia, l’arresto obbligatorio è una misura coercitiva che si applica in determinate circostanze, come definito dall’articolo 380 del Codice di Procedura Penale.

Questo tipo di arresto si verifica quando un individuo viene colto in flagranza di determinati reati non colposi, ovvero commessi con intenzione, e per i quali la legge stabilisce pene severe, come l’ergastolo o la reclusione non inferiore nel minimo a cinque anni e nel massimo a venti anni.

Reati per cui previsto arresto obbligatorio
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Tra i reati per i quali è previsto l’arresto obbligatorio rientrano, ad esempio, furto con circostanze aggravanti, rapina, estorsione, ricettazione aggravata, delitti legati al traffico di sostanze stupefacenti, terrorismo, omicidio colposo stradale o nautico in determinate circostanze, violenza contro una nave da guerra, e altri reati specifici associati a organizzazioni segrete o mafiose.

L’arresto in flagranza si distingue in due tipi: flagranza propria, quando l’individuo è colto nell’atto di commettere un reato, e flagranza impropria, quando, subito dopo il reato, l’individuo è inseguito o viene sorpreso con tracce evidenti del reato appena commesso. L’arresto in flagranza è una misura provvisoria e precautelare, e spesso segue una successiva misura cautelare personale, come la custodia cautelare in carcere.

Inoltre, ai sensi della Costituzione Italiana, in casi eccezionali di necessità e urgenza, le autorità di pubblica sicurezza possono adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro 48 ore all’autorità giudiziaria e convalidati dal giudice per le indagini preliminari entro le successive 48 ore.

Infine, esiste anche la possibilità di un arresto facoltativo, che può essere eseguito dalla polizia giudiziaria in caso di flagranza di delitti non colposi con pene meno severe, o per determinati reati specifici.

Per maggiori dettagli sui reati specifici e sulle procedure legali relative all’arresto obbligatorio in Italia, puoi consultare le fonti da cui sono tratte queste informazioni: Brocardi.it​​ e Studio Legale Ballai​.