Unioni Civili, contestata Monica Cirinnà

Antonio Capobianco

Unioni Civili, contestata Monica Cirinnà La senatrice Monica Cirinnà, principale artefice della legge sulle unioni civili, è stata contesta a Padova e poi a Bassano.

La senatrice ha sostenuto una serie di dibattiti in Veneto. E’ stata a Vicenza, a Padova, e a Bassano. In quest’ultima cittadina è stata fatta oggetto di dure contestazioni da parte del gruppo dell’ultradestra Forza Nuova.

A Padova è stato invece il turno dei centri sociali, che, di contro, ritengono la legge troppo blanda e di stampo conservatrice.

Naturalmente, quando le cose vanno così e sono contestate dai due opposti estremi, vuol dire che è una buona legge. E che di più, almeno in questa fase, non si poteva fare.

Per la Cirinnà, intervenuta a Vicenza, “non sarà un obiettivo vicino, quello a breve termine è chiudere la legge alla Camera, farla firmare dal Presidente della Repubblica e poi ci saranno i 30 giorni per il Premier Renzi per fare il decreto per le anagrafi”.

“Spero da giugno, ha proseguito la senatrice, i sindaci sapranno come si fa l’unione civile e come si iscrivono nelle anagrafi e nei registri comunali. Poi infine, in autunno, la riforma delle adozioni”.

La riforma sulle adozioni, lo rammentiamo, era stata stralciata, per accordi di maggioranza, dal testo originario della legge.

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