Abbiamo perso la coda durante l’evoluzione genetica

La perdita della coda negli esseri umani durante il corso dell’evoluzione è un fenomeno che ha affascinato scienziati e curiosi per generazioni. La coda, presente in molti animali per vari scopi come equilibrio e comunicazione, è assente nell’anatomia umana e in quella dei grandi primati. La ricerca scientifica ha progressivamente svelato i misteri dietro questa caratteristica distintiva, offrendoci una visione più chiara di come e perché gli antenati umani abbiano perso la loro coda.

Abbiamo perso la coda durante evoluzione genetica
Foto@Pixabay

Il ruolo dell’evoluzione bipede sembra essere centrale nella spiegazione di questo fenomeno. Con l’adozione di una postura eretta e la camminata su due gambe, la coda, che nei primati arboricoli era utilizzata per l’equilibrio mentre si navigava tra gli alberi, divenne meno necessaria. Circa 25 milioni di anni fa, le scimmie prive di coda iniziarono a comparire nel registro fossile, segnalando un cambiamento significativo nella morfologia dei nostri antenati​. La camminata eretta avrebbe reso l’utilizzo della coda per l’equilibrio non solo superfluo ma anche potenzialmente scomodo, dato che una coda avrebbe potuto interferire con il nuovo centro di gravità ottimizzato per la bipedia​​.

Al di là delle spiegazioni comportamentali e ambientali, recenti scoperte nel campo della genetica hanno offerto spiegazioni dettagliate su come la perdita della coda possa essere avvenuta a livello molecolare. Studi hanno identificato una mutazione specifica in un gene chiamato TBXT che potrebbe essere responsabile della scomparsa delle code nei grandi primati, inclusi gli umani. Questa mutazione, condivisa tra gli apes (scimmie senza coda) ma assente nei primati con coda, suggerisce che la perdita della coda sia stata un evento improvviso piuttosto che un processo graduale​​. La ricerca ha dimostrato che modificando geneticamente topi per includere questa mutazione TBXT, alcuni di essi non sviluppavano la coda, mentre altri ne sviluppavano di molto corte, supportando ulteriormente l’ipotesi che questa mutazione sia stata un fattore chiave nella perdita della coda nei nostri antenati​.

Tuttavia, il motivo esatto per cui questa mutazione si è verificata e si è diffusa rimane oggetto di speculazione. Alcune teorie suggeriscono che essere senza coda potrebbe aver offerto vantaggi evolutivi specifici, forse in termini di locomozione o di altri aspetti del comportamento o della fisiologia che favorivano la sopravvivenza e la riproduzione​​.

L’evoluzione umana è caratterizzata da una serie di cambiamenti morfologici e comportamentali, tra cui la perdita della coda. Questi cambiamenti riflettono un complesso intreccio di fattori genetici, ambientali e comportamentali. Mentre la ricerca continua a fornirci nuove informazioni e comprendere meglio i dettagli di questo processo, la storia dell’evoluzione della coda – o della sua assenza – negli umani rimane uno degli esempi più affascinanti di come l’evoluzione opera per modellare il mondo vivente.