App Magnus, l’arte non ha più segreti

Antonio Capobianco

App Magnus, l’arte non ha più segretiArriva l’app Magnus che svela i segreti delle opere d’arte.

A creare l’app è stato un appassionato d’arte tedesco: Magnus Resch. Il trentunenne che ha dato all’applicazione il suo nome, ha studiato business a Harvard e alla London School of Economics.

Poi ha conseguito il dottorato con una ricerca sul mercato dell’arte all’Università di San Gallo in Svizzera. Resch è un imprenditore con un amore smisurato per l’arte. Non a caso a soli venti anni ha aperto la sua prima galleria.

L’intraprendente tedesco, dunque, aveva tutte le carte in regole per creare un’app dedicata all’arte. La tecnologia di Magnum è simile a quella dell’app Shazam.

Come quest’ultima, infatti, anche Magnus si basa su un riconoscimento digitale. E come Shazam solo “ascoltando” un brano riesce a dire all’utente titolo e altre informazioni su di esso, così Magnus “guardando” un’opera d’arte è in grado di rivelare all’utente tutto su questa, dall’autore al prezzo.

L’app è gratuita. Una volta scaricata, si deve semplicemente scattare con il proprio smartphone una foto dell’opera che ci interessa, quadro o scultura che sia, e il gioco è fatto. Le opere che al momento Magnus è in grado di riconoscere sono otto milioni.

L’app ha richiesto tre anni di tempo per la sua realizzazione e al momento funziona solo a New York. A breve sarà disponibile anche a Londra e Berlino e, in seguito, anche in molte altre città.

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