Un nuovo studio internazionale rivela che il cervello degli uomini si restringe più rapidamente di quello delle donne con l’avanzare dell’età. Questa scoperta potrebbe spiegare alcune differenze nel rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Differenze tra cervello maschile e femminile nell’invecchiamento
Secondo una ricerca condotta dall’Università di Oslo e pubblicata su PNAS, l’analisi di oltre 12.000 risonanze magnetiche ha mostrato che gli uomini presentano un declino cerebrale più marcato rispetto alle donne.
Gli studiosi hanno esaminato 4.726 persone con capacità cognitive sane, scoprendo “modeste ma sistematiche differenze di genere” nel modo in cui il cervello perde tessuto con l’età.
Il cervello umano tende naturalmente a ridursi nel tempo, ma nel caso maschile la perdita di materia grigia e bianca risulta più estesa, soprattutto in alcune regioni della corteccia cerebrale.
Nelle donne, invece, il declino interessa meno aree del cervello e lo spessore della corteccia si mantiene più stabile.
Implicazioni per la ricerca sull’Alzheimer e la longevità
Le donne ricevono diagnosi di Alzheimer circa due volte più spesso degli uomini, ma questo studio suggerisce che la maggiore incidenza non dipende da un restringimento più rapido del cervello.
Come ha spiegato la neuroscienziata Anne Ravndal, “se il cervello femminile mostrasse un declino maggiore, potremmo spiegare meglio la maggiore prevalenza dell’Alzheimer, ma non è così”.
Gli esperti sottolineano che le differenze biologiche tra i sessi nell’invecchiamento cerebrale esistono, ma devono essere interpretate con cautela. Il cervello femminile potrebbe semplicemente invecchiare più lentamente, anche a causa della maggiore aspettativa di vita delle donne.
Sorprendentemente, non sono state riscontrate differenze significative nell’ippocampo, l’area del cervello legata alla memoria e alla demenza. Solo nelle età più avanzate le donne hanno mostrato un lieve declino, probabilmente legato alla longevità e non a un rischio maggiore di deterioramento cognitivo.
Un pregiudizio scientifico ancora da superare
Nonostante l’interesse crescente, gli studi sul cervello che invecchia continuano a trascurare le differenze di genere: solo il 5% delle ricerche in neuroscienze o psichiatria considera l’influenza del sesso biologico.
Una revisione del 2023 ha evidenziato che questa mancanza di attenzione rappresenta “un peso sproporzionato per la salute femminile”, sottolineando la necessità di più ricerche sul cervello delle donne.
Conclusione
La nuova ricerca getta luce su un aspetto cruciale dell’invecchiamento cerebrale: il cervello maschile sembra perdere volume più rapidamente, ma ciò non implica necessariamente un rischio maggiore di demenza. Servono ulteriori studi per comprendere meglio come genetica, ambiente e genere interagiscano nel tempo.
Per approfondire, puoi consultare le fonti originali su PNAS e Nature.
