Gianduia il cioccolato toccasana per il cuore

Il cioccolato Gianduia, oggi una miscela di cioccolato al latte e nocciole macinate, è stato inventato quasi per caso per far fronte agli alti prezzi del cacao e dei problemi di approvvigionamento. Al fine di estendere la loro offerta di cacao, i cioccolatieri hanno aggiunto le nocciole, i cosiddetti “stub” di cioccolato gianduia uscirono nel 1852. Inizialmente il loro nome era “givu“, dialetto locale che stava a significare in pratica mozzicone di sigaretta. Durante il Carnevale del 1865, la compagnia di cioccolato Caffarel aveva il personaggio del Carnevale di Torino, Gianduia, che distribuiva questi “givu” durante le feste di Carnevale. Da allora i “mozziconi” di Caffarel furono conosciuti come Gianduia, dal 1865, e il nome di gianduia e in alcuni casi vengono anche chiamati gianduiotti.

Il noto impasto di cioccolato e nocciole che tutti noi conosciamo con il nome “gianduia”, rende le arterie più elastiche mantenendo in salute tutto il sistema vascolare. Questo l’esito di una ricerca made in Italy.

Che il cioccolato, in particolare quello fondente, oltre a essere un ottimo depressivo, fosse un toccasana, lo sapevamo già. Da anni, infatti, assistiamo alla rivalutazione del “cibo degli dei” per anni criminalizzato e considerato un nemico per la nostra salute e la nostra linea. Ma oggi scopriamo un’altra sua proprietà benefica: il cuore si mantiene più giovane e sano con il gianduia.

Pare che l’impasto nocciola-cioccolato aiuti l’elasticità delle arterie e contribuisca alla salute vascolare, specie nei fumatori.

A dimostrare che il gianduia è un alleato prezioso del nostro muscolo cardiaco è stata una equipe di ricercatori italiani guidata da studiosi del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università Sapienza di Roma, i quali hanno collaborato con i colleghi del distaccamento di Latina e del Dipartimento di AngioCardioNeurologia dell’IRCCS NeuroMed di Pozzilli. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica Internal and Emergency Medicine.

L’equipe, diretta dal professor Francesco Volpi, direttore presso il Dipartimento di Medicina Interna del Policlinico Umberto I della Capitale, per dimostrare le proprietà “salva-cuore” del gianduia, ha condotto uno studio che coinvolto venti fumatori. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Il primo doveva consumare 60 grammi di cioccolato al latte contenente una quantità di cacao inferiore al 35%. Al secondo gruppo, invece, 60 grammi di crema gianduia spalmabile.

Trascorse due ore dal consumo del cioccolato, ai fumatori sono state controllate le arterie con esami specifici capaci di valutare lo stato di ossidazione misurando, per esempio, i livelli di vitamina E e i polifenoli; lo stress ossidativo e, soprattutto, il valore della dilatazione flusso-mediata (FMD).  Quest’ultimo è il parametro che misura la dilatazione di un’arteria quando al suo interno aumenta il flusso sanguigno. Per dirla in soldoni, questo è il metodo con il quale si misura l’elasticità delle arterie.

L’esito delle analisi ha evidenziato che quanti avevano consumato gianduia mostravano un miglioramento dell’elasticità delle arterie, grazie a un aumento dell’ossido nitrico (NO), condizione alla base della FMD, e alla riduzione dello stress ossidativo.  Il gruppo che aveva mangiato il cioccolato al latte, invece, non mostrava segni di questo beneficio.

Va da sé che per i fumatori tale conferma è di importanza fondamentale considerando che l’indurimento delle arterie per loro è una delle conseguenze più pericolose.  Chi fuma corre il serio rischio di sviluppare patologie cardiovascolari molto gravi perciò per questi soggetti il cioccolato gianduia, quando non ci sono controindicazioni, potrebbe davvero essere un valido aiuto.