Come faccio a sapere se un trapianto di capelli ha funzionato?

I capelli rappresentano una parte del corpo importante. Questo perché sono uno dei tratti più espressivi nonché un elemento caratteristico della persona, nella donna come nell’uomo. Possiamo scegliere di portarli in mille modi diversi, lunghi o corti, secondo le nostre idee e lo stile che desideriamo in quel momento, utilizzandoli anche per dare un’impronta a un periodo di cambiamento.

La perdita dei capelli è qualcosa non facile da affrontare. Lo dimostrano i casi celebri di attori, politici e sportivi, da Matthew McConaughey a Rafael Nadal, che hanno scelto di rivolgersi al trapianto di capelli.

Oggi rispetto al passato i risultati sono decisamente migliori, soprattutto quando si sceglie di affidarsi a professionisti competenti e qualificati. Merito delle tecniche, meno invasive e, allo stesso tempo, capaci di dare risultati immediati. Ma come riconoscere se un trapianto ha davvero funzionato? Ne parliamo in questo articolo.

Dopo quanto si vede l’effetto del trapianto di capelli?

Le tecniche attuali sono, come abbiamo accennato, più efficaci, meno dolorose e più immediate rispetto a quelle del passato. Pertanto, per vedere i risultati, basta dare un’occhiata a quanto realizzato con un trapianto di capelli prima e dopo. Non esiste un tempo fisso di ricrescita, dal momento che ogni persona è diversa e presenta delle specifiche caratteristiche.

Possiamo affermare, secondo i parametri medi, che:

  • La ricrescita completa avviene intorno ai 9 mesi.
  • I primi capelli trapiantati iniziano a spuntare dopo i 3 mesi.
  • Altri capelli trapiantati cominciano a spuntare nel tempo successivo ai 3 mesi.
  • Dopo 6 mesi si comincia a osservare una percentuale rilevante di ricrescita.

Queste, quindi, le tempistiche che definiscono l’efficacia del trapianto dei capelli, i quali non solo non cadono ma continuano a crescere secondo un ritmo costante di circa di 1 centimetro al mese che arrivano a 5 centimetri dalla data dell’intervento (sempre stando ai valori medi).

Il risultato immediato, quindi, non esiste e bisogna stare attenti a chi promette letteralmente miracoli. Con un po’ di pazienza, tuttavia, si può ottenere l’effetto desiderato.

L’intervento, quando realizzato con le tecniche robotiche avanzate, non vede più il trapianto del fusto capillare ma dei follicoli, agendo alla radice. Il risultato è sì duraturo, ma ha i suoi tempi.

I limiti di un trapianto dei capelli

Ci sono casi in cui il trapianto dei capelli non si rivela la scelta migliore. La valutazione richiede sempre la consulenza di un esperto, capace di consigliare e valutare nel modo opportuno.

Il motivo è che è necessario considerare le aree donatrici, dalle quali si può prendere solo il 15/20 %. Altro fattore da considerare è l’età della persona, essendo la calvizie una problematica che tende a essere instabile. Intervenire al primo accenno di stempiatura non è la soluzione migliore, soprattutto se non si sono compiuti ancora 30 anni.

Il trapianto di capelli si rivela la strada giusta solo in casi specifici e accuratamente selezionati. La valutazione di partenza si rivela decisiva per il risultato, ma anche per la qualità della vita garantita alla persona.