Diabete di tipo 5: riconosciuta ufficialmente una nuova forma della malattia metabolica

Antonio Capobianco

Colpisce oltre 20 milioni di persone nel mondo ed è stata ufficialmente riconosciuta come una nuova tipologia: il diabete di tipo 5. L’annuncio è arrivato durante il Congresso Mondiale sul Diabete tenutosi ad aprile a Bangkok, dove la Federazione Internazionale del Diabete (IDF) ha aggiornato la classificazione ufficiale della malattia.

Diabete di tipo 5 riconosciuta ufficialmente una nuova forma della malattia metabolica

Cos’è il diabete di tipo 5?

Questa nuova forma, precedentemente nota come “diabete mellito associato a malnutrizione”, è direttamente legata a condizioni di denutrizione cronica, e si manifesta in particolare nei Paesi a basso e medio reddito, con una diffusione significativa in Asia e in Africa.

A differenza del diabete di tipo 2, dove si verifica una resistenza all’insulina, nel tipo 5 l’organismo produce quantità insufficienti di insulina a causa di un sviluppo incompleto del pancreas, compromesso da anni di carenze nutrizionali. Questo disturbo metabolico colpisce soprattutto gli uomini – circa l’85% dei casi – e si presenta con più frequenza in individui con indice di massa corporea (IMC) inferiore a 19.

Un riconoscimento atteso da decenni

Già osservato a partire dalla metà del Novecento, questo tipo di diabete era stato inizialmente riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1985, per poi essere rimosso dalla classificazione ufficiale nel 1999 per mancanza di evidenze. Oggi, grazie a nuovi studi e alla pressione della comunità scientifica, viene nuovamente incluso come categoria distinta.

Trattamento più accessibile e mirato

Una delle implicazioni più importanti di questo riconoscimento riguarda la terapia e la diagnosi. In passato, molti pazienti affetti da diabete di tipo 5 venivano erroneamente diagnosticati come affetti da diabete di tipo 1 o 2, portando a trattamenti poco efficaci o troppo costosi.

Al contrario, il trattamento del diabete di tipo 5 è generalmente gestibile con antidiabetici orali, rendendo raramente necessario l’uso dell’insulina. Questo aspetto è cruciale per le popolazioni colpite, che spesso vivono in contesti con risorse sanitarie limitate.

Verso nuove linee guida diagnostiche

Attualmente, un gruppo internazionale di esperti è al lavoro per definire criteri diagnostici ufficiali e nuove linee guida terapeutiche, con l’obiettivo di ridurre gli errori clinici e offrire cure più appropriate ai pazienti.

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