Dieta e salute, 99 miti da sfatare

Dieta e salute, i 99 miti da sfatare su come e cosa mangiamo del Professor Ticca.

È necessario che nel valutare consigli, atteggiamenti, stili di vita, manteniamo un atteggiamento più laico, più oggettivo, cercando di capire da dove vengono le fonti e confrontandole con altre.

Specialmente in campi importanti come quello dell’alimentazione, oltre ad altri, ovviamente. Intanto bisogna considerare saggiamente una cosa: non è vero che i saggi erano sempre tali quando davano consigli. Nell’antichità, e anche dopo, esistono un’infinità di consigli e di prese di posizione da parte dei nostri avi, spesso fuorvianti e sbagliate.

Non per colpa loro ovviamente, ma semplicemente perché nella maggior parte dei casi non possedevano né conoscenze né strumenti scientifici per elaborare tesi, consigli e prese di posizione suffragate da realismo e oggettività. Insomma, i cosiddetti rimedi della nonna, qualche volta vanno bene, qualche volta no. Volti a fin di bene, certo; ma non sempre facevano e fanno bene.

La naturalità di certi rimedi, non sempre si sposava e si sposa con l’effettiva positività ed efficacia del rimedio stesso, specialmente nel campo della salute.

In verità, negli ultimi anni, dopo decenni e decenni vissuti avendo come riferimento la scienza e i suoi infiniti e positivi risvolti, si ha impressione di essere regrediti di nuovo verso posizioni e atteggiamenti empirici, esperienziali, a tutto svantaggio della razionalità e della scienza. Un rifiuto del metodo scientifico, favorendo e privilegiando tesi superficiali, approssimative, con pretese che, in casi estremi, sfiorano la ciarlataneria.

Questi comportamenti possono diventare anche pericolosi da un punto di vista sociale, allorché incidono negativamente su fenomeni che coinvolgono l’intera popolazione o quasi. È il caso dei vaccini che non vanno fatti perché inutili e pericolosi; è il caso di certi cibi che non vanno assolutamente consumati perché frutto di non si sa quali mefitiche modificazioni genetiche. E l’elenco potrebbe essere ancora più lungo.

Insomma, vere e proprie leggende metropolitane che fin quando restano nei fumetti, possono fare poco male, ma quando hanno la pretesa di trasformarsi in verità inoppugnabili, del male ne fanno, eccome. Ecco che allora bisogna cercare di sgombrare il campo dalle bufale, e soprattutto quelle alimentari, quelle che viviamo direttamente sulla nostra pelle tutti i giorni.

Il Professor Marcello Ticca, della Società Italiana di Scienza della Alimentazione, ci racconta qualcosa di interessante nel suo ultimo libro “Miraggi alimentari, 99 idee sbagliate su cosa e come mangiamo” edito sa La Terza.

Spiega a tal proposito Ticca: “Di miraggi, in effetti, si tratta, sono degli abbagli. Si ha un abbaglio quando le cose ci appaiono diverse da come sono realmente, quando percepiamo una cosa per un’altra. In campo alimentare, questi abbagli sono numerosissimi e sono molto pericolosi”.

Nello scrivere il libro – prosegue Ticca – ho cercato di spiegare perché e in che misura certe credenze sono sbagliate o amplificate. Ho cercato di dare un’informazione quanto più equilibrata possibile, di dare dati e consigli pratici, facendo riferimenti a studi e analisi accreditati da enti ufficiali, come l’Istituto Superiore di Sanità. Nel libro sfato diverse convinzioni errate su farine, zuccheri e latte, bersagliate da una campagna persecutoria. Come anche le uova ritenute, a torto, dannose per il fegato e il colesterolo”.

L’atteggiamento sbagliato, secondo il Prof. Tincaè quello di voler togliere. Gli zuccheri semplici e aggiunti, per esempio, se non superano il 10-20% delle calorie quotidiane non sono dannosi. Così anche il burro. E poi, tra le manie contemporanee nate da esigenze di marketing, ci sono gli integratori alimentari che se assunti a sproposito, nella maggior parte dei casi, possono portare a sindrome di ipervitaminosi”.

Non esistono cibi buoni e cibi cattivi e non ci servono supercibi – conclude Ticca – ma ci serve invece un uso corretto degli alimenti che abbiamo a disposizione”. Come dargli torto?