I colossi dello streaming pronti ad introdurre la pubblicità

La crisi economica sta colpendo anche il settore dei servizi di streaming, e le aziende che li gestiscono stanno cercando di contrastare la diminuzione del numero di utenti con abbonamenti carichi di pubblicità, ma più convenienti.

I colossi dello streaming pronti ad introdurre la pubblicita
Foto@Pixabay

Netflix ha suscitato molta attenzione con la sua opzione di questo tipo, ma HBO Max ha già una proposta simile, sebbene per il momento disponibile solo negli Stati Uniti. Secondo gli ultimi rapporti, anche Amazon Prime Video potrebbe essere il prossimo ad adottare questa strategia.

Il Wall Street Journal ha riportato che Amazon sta considerando l’introduzione di un livello di abbonamento a basso costo e con pubblicità per la sua piattaforma di condivisione video. A quanto pare, l’azienda ha già sperimentato diverse opzioni di monetizzazione, come ad esempio l’inserimento di annunci durante le trasmissioni sportive. In determinati contesti, come una partita di calcio, potrebbe non risultare così fastidioso.

Attualmente, Prime Video è disponibile in abbinamento all’abbonamento mensile Prime al costo di $ 15 negli Stati Uniti, oppure separatamente al prezzo di $ 8,99.

Questi tipi di abbonamento potrebbero essere accompagnati da un pacchetto più conveniente, ma ricco di pubblicità. Secondo le notizie, l’idea di introdurre un nuovo livello di abbonamento è nata perché le agenzie pubblicitarie desiderano inserire annunci all’interno dei film e delle serie più popolari, cosa che finora non è stata possibile a causa della mancanza di contenuti pubblicitari.

Le trattative sono in corso, anche se si trovano ancora in una fase preliminare e non si è ancora raggiunto un accordo definitivo. Al momento, l’azienda di Jeff Bezos sta solo esplorando le possibilità di inserire pubblicità all’interno del servizio Prime Video.

È anche possibile che, a differenza di Netflix e HBO, gli annunci vengano mostrati agli attuali abbonati, che in futuro potrebbero dover pagare un sovrapprezzo per godere del servizio senza pubblicità. Per ora sappiamo che gli annunci saranno brevi, ma non si conosce ancora l’impatto che avranno sulla fruizione degli utenti.

fonte@TheVerge