Il Governo è sempre più spaccato sul tema prescrizione

Il governo di coalizione 5Stelle-Pd ha già resistito a diversi scossoni, e sta “durando” persino più delle più rosee previsioni, dato che all’indomani della sua creazione in pochissimi ci avrebbero scommesso.

Ma a farlo traballare, ed ad aizzare gli animi degli avversari politici, ma sempre più anche degli alleati, è lo spinosissimo tema della prescrizione, ed in particolar modo come viene affrontato in quella che ormai è conosciuta come “riforma Bonafede”, a nome del ministro della Giustizia che la sta portando avanti a tutti i costi.

Se sabato, all’inaugurazione dell’anno giudiziario in tutte le corti d’appello, in tantissimi, avvocati in primis, hanno fatto sentire forte la loro voce contraria, in queste ore anche Matteo Renzi ha chiarito il suo pensiero.

Il Governo sempre spaccato sul tema prescrizione

In Parlamento Italia Viva voterà contro la follia che avete fatto sulla prescrizione e senza di noi non avete i numeri in Senato e forse neanche alla Camera”, ha tuonato Renzi durante l’ultimo intervento della prima assemblea nazionale.

Dal canto suo però lo stesso Bonafede non ci sta e attraverso i social fa sapere:

Non accetto ricatti e minacce da nessuno. E vado avanti“.

E aggiunge: “Io non credo che dobbiamo pensarla tutti allo stesso modo, ci mancherebbe. Qualcuno dovrebbe semplicemente rendersi conto di non essere più al governo con Alfano e Verdini. Che, come noto, hanno una concezione della giustizia lontana anni luce dalla mia“.