Si chiama Messier 74 anche nota come NGC 628, una galassia a spirale perfettamente simmetrica a 32 milioni di anni luce dalla Terra.
Il James Webb International Space Telescope ha catturato nuove foto di una curiosa galassia, Messier 74, nota anche come NGC 628 o “galassia fantasma“, soprannome dato dal fatto che il sistema è piuttosto difficile da osservare senza un’attrezzatura professionale.
Le immagini sono state rilasciate dall’ESA, l’agenzia spaziale europea, lunedì mattina.
Questa volta sono state rivelate due nuove immagini: una realizzata solo con gli strumenti del supertelescopio e un insieme di dati sia di Webb che del suo “cugino maggiore”, il telescopio Hubble, che mostra la galassia perfettamente simmetrica a 32 milioni di anni -luce lontana dalla Terra.
Secondo l’ESA, proprio per le sue caratteristiche peculiari, come i suoi ben definiti bracci a spirale, la galassia è un obiettivo prediletto dagli astronomi che studiano l’origine e la struttura di queste formazioni galattiche.
“La visione nitida di Webb ha rivelato delicati filamenti di gas e polvere nei grandi bracci a spirale dell’M74, che si estendono verso l’esterno dal centro dell’immagine“, ha affermato l’agenzia.
L’agenzia spiega inoltre che combinando i dati dei telescopi, gli scienziati possono ottenere maggiori informazioni e dettagli mai visti prima sugli oggetti astronomici, aumentando la potenza di osservazione anche di un supertelescopio come il Webb.
Poiché Messier 74 è perfettamente simmetrico, stelle, gas e tutta la polvere che lo formano sono allineati in bracci a spirale che si diffondono verso l’esterno da questo sistema.
Gabriel Brammer, un astronomo dell’Università di Copenaghen in Danimarca che ha rilasciato il primo scorcio della galassia fantasma con Webb, ha spiegato al portale g1.globo.com che se potessimo osservare la nostra Via Lattea “da un veicolo spaziale a migliaia di anni luce dalla Terra“, lo faremmo avere una visione simile.
Come hanno già spiegato in precedenza gli astronomi, tutte le immagini astronomiche sono corredate da “falsi colori”: poiché non è possibile attribuire direttamente un colore a questo tipo di immagine, alcuni colori vengono scelti per evidenziare le strutture di una foto astronomica.